Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Bagni municipali di via Vanchiglia

Edificio in stile liberty, nato per affiancare l’edilizia popolare con servizi di pubblica utilità, ancora conserva la sua struttura originaria e la sua funzione. Durante il secondo conflitto mondiale l'edificio fu colpito da due bombardamenti, nel luglio 1943, che lo danneggiarono lievemente.


CORSO REGINA MARGHERITA 33

Costruzione: 1908

Bombardamento: 13 Luglio 1943

Bombardamento: 08 Agosto 1943

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  • bombardamento | bagno pubblico

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  • bombardamenti

1. Storia dell'edificio

I bagni pubblici, così come le scuole, nascono per rispondere all’esigenza di fornire servizi di utilità pubblica in seguito al forte incremento dell’edilizia popolare. Molte case popolari, infatti, agli inizi del Novecento sono dotate di servizi igienici, spesso esterni, ma non dispongono di docce o vasche da bagno. Per far fronte a ciò si costruiscono bagni e lavatoi pubblici.

Il progetto per i bagni pubblici di via Vanchiglia viene realizzato nel 1901 dall’architetto Camillo Dolza (1868-1946), ingegnere presso l’Ufficio Lavori pubblici del Comune, in un misurato stile liberty, attento alle funzioni ma dando altrettanto valore alla scelta dei materiali e alla cura per le rifiniture.
Nel 1941 - anno in cui il bagno di via Vanchiglia viene sottoposto a un’ampia  ristrutturazione, con la sostituzione delle vecchie vasche in grossiglia con vasche in porcellana e la collocazione in ogni gabinetto di lavabo con acqua calda e fredda, specchio e sgabello - la città possiede dieci stabilimenti con un numero complessivo di 80 vasche e 183 docce, distribuiti nelle seguenti località: San Paolo, Borgo San Salvario, San Secondo, Vanchiglia, Crocetta, Barriera di Milano, via Bologna, Molinette, San Donato, Cavoretto. Ogni stabilimento è diretto da un capo che vi alloggia con la famiglia e che provvede alla distribuzione dei biglietti ai clienti, nettamente separati per sesso. Ogni gabinetto ha, inoltre, la vasca e la doccia separate con una tramezza dallo spogliatoio. Il bagno nella vasca costa appena 2 lire e 1,40 la doccia, compresa la biancheria costituita da un asciugatoio della grandezza d’un lenzuolo.
Mezzo secolo dopo, alla fine degli anni Ottanta, le utenze sono passate dalle 493.000 del 1940 a 150.000, in prevalenza persone senza fissa dimora, anziani e immigrati. Gli otto bagni municipali all’epoca funzionanti in città sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 19, il sabato dalle 7,45 alle 11,30 e dalle 13 alle 17; la doccia costa 1500 lire, la vasca 2000 (il sabato, 500 lire in.più), un tesserino da 11 docce 15.000, l’uso di un telo di spugna 800, 200 sapone e altrettanto lo shampoo.

I bagni pubblici di via Vanchiglia sono in funzione ancor oggi. Sono sempre proprietà del Comune, ma vengono gestiti dall’Associazione Volontari Alpini di protezione civile. Non sono accessibili ai disabili, hanno la disponibilità di 35 docce e 2 vasche e seguono i seguenti orari: da martedì a venerdì 12.45-18.00, sabato 7.45-16.00. I prezzi: giorni feriali € 1,75, sabato € 2,75; vasca: giorni feriali € 4,15, sabato € 5,51; shampoo: € 0,20; 1 dose bagnoschiuma: € 0,20, saponette € 0,20; asciugamano € 0,82; abbonamento 11 ingressi (escluso sabato) € 17,28.

2. Bombardamenti

L'edificio venne colpito durante le incursioni aeree del 13 luglio e 8 agosto 1943. Bombe dirompenti causarono il distacco parziale della copertura del tetto con crollo e screpolatura di plafoni e muricci, schiantamento parziale degli infissi. Alla rilevazione del 24 agosto 1944, le opere di ristrutturazione risultavano in parte eseguite.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
BAGNI DI VANCHIGLIA
Corso Regina Margherita, Via Vanchiglia

Bagni pubblici comunali.
Edificio di valore ambientale e documentario, tipico e significativo esempio di edificio per servizi del primo Novecento. Progetto dell'Ufficio Tecnico Comunale, arch. Camillo Dolza, 1901.

M. LEVA PISTOI, 1979, pp. 161-177.
Tavola: 42

Fonti Archivistiche

  • Asct, Deliberazioni della Giunta popolare, Provvedimenti prefettizi, 5 novembre 1945, verbale 36, § 31
  • ASCT Fondo danni di guerra, inv. 411, cart. 8, fasc. 4, n. ord. 1

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Ente Responsabile

  • Associazione L&M – I Luoghi e la Memoria
  • Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà