Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Società anonima cooperativa Taurinia Edile, corso Arimondi 11, 17

Costruiti su due appezzamenti contigui separati dall’asse di via Toselli, i caseggiati furono uniformati alle medesime caratteristiche, racchiudendo ciascuno trenta alloggi dalle tre alle cinque stanze oltre la cucina e i servizi, secondo parametri di impronta signorile a cui corrisposero anche le cadenze stilistiche dei prospetti esterni.


Lat: 45.06026 Long: 7.663068

Costruzione: 1925

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Categorie

  • abitazione | edilizia popolare

La Società anonima cooperativa Taurinia Edile fu fondata nel 1922 allo scopo di provvedere alla realizzazione e all’acquisto di case popolari ed economiche da cedere in proprietà o locazione ai soci, i quali potevano essere solamente impiegati e pensionati di amministrazioni statali o parificate. Grazie a un mutuo ottenuto dalla Cassa di Risparmio di Torino, l'anno seguente fu acquistato un terreno lungo corso Arimondi, scisso dall’asse di via Toselli, su cui sorsero due caseggiati analoghi a cinque piani fuori terra. La società intervenne così nell’area dell’ex piazza d’Armi, lottizzata qualche anno prima dal Comune riservando condizioni vantaggiose per l’acquisto di appezzamenti a società e istituti intenzionati a edificare abitazioni. Dinanzi alla crisi degli alloggi innescata dalla congiuntura bellica si intendeva così incentivare la costruzione di case per i gruppi borghesi, destinati in genere a trovare una collocazione pressoché marginale nei piani dell’Istituto per le case popolari. Negli stessi isolati operarono infatti altre cooperative orientate al medesimo profilo sociale, realizzando appartamenti che, come quelli della Taurinia Edile, comprendevano dalle tre alle cinque stanze oltre la cucina e i servizi, sempre entro contesti di impronta signorile. Non a caso, i prospetti di facciata furono modificati in corso d’opera affinché il semplice intonaco previsto inizialmente fosse sostituito da un paramento di mattoni e da un rivestimento in pietra artificiale, coronato all’ultimo piano da un fregio pittorico a losanghe. Dopo l’assegnazione degli appartamenti in proprietà nel corso degli anni Trenta, la cooperativa mantenne l’amministrazione degli stabili sino al 1950 quando ne avvenne lo scioglimento.