Scheda: Luogo - Tipo: Verde pubblico

Giardino Pastificio italiano - Curiosità di Torino

Il Giardino del Pastificio venne creato nel 2010 procedendo alla riqualificazione di un'area  all’epoca destinata a tettoie e ripari industriali, è situato di fronte all’ingresso dell’edificio che attualmente ospita un Hotel e che era nato per ospitare la Società Anonima Pastificio Italiano negli anni ‘20 e che in seguito divenne un'estensione dello stabilimento Carpano. Si trova all'angolo di via Bizzozero con via Bisalta.


Lat: 45.03648048447735 Long: 7.667564883822706

Notizie dal: 1940
Area dedicata a edifici di servizio dell'area industriale a partire dagli anni Quaranta del Novecento

Bombardamento: 1943 - 1945
Bombardamenti dell'area industriale

Variazione: 2010
Riqualificazione dell'area

Variazione: 2017
Ripulitura, restauro e cura del giardino

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  • giardino

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  • trasform

Trascuratezza e inciviltà avevano ridotto il giardino a una discarica e a uno sterpeto. Recentemente i volontari del gruppo Facebook CURIOSITA' DI TORINO, scoperto il giardino abbandonato hanno eliminato le scritte deturpanti, sostituiti gli alberi ormai secchi, potate le piante inselvatichite e aggiunte molte di nuove, riverniciati gli elementi decorativi, ripulito ogni angolo. Ora il Giardino "Pastificio Italiano", affidato in perpetuo alle cure dei volontari di "Curiosità di Torino" è tornato ad essere quello che sin dall'inizio era destinato ad essere: un angolo gradevole di verde nel cuore del quartiere Millefonti (1).
Sono evidenti nel Giardino le suggestioni suscitate dal vicino edificio che ha ospitato il Pastificio Italiano. Nel sito https://divisare.com/projects/141393-paolo-mighetto-marco-minari-il-giardino-del-pastificio, si legge la descrizione del percorso simbolico all’interno del Giardino: “ La Società Anonima Pastificio Italiano, fornisce interessanti e divertenti spunti per dare un volto e “un’anima” alla piccola piazza. La pasta, il sugo, il grano, ma anche la sua preparazione, il mattarello, lo scolapasta e la pentola, possono diventare elementi al tempo stesso giocosi ma utili, divertenti ma importanti per ricordare la storia del luogo e tramandarne la memoria. E allora il lungo nastro di pasta si srotola lungo la piazza e si percorre a piedi fino al mattarello-panchina. Tutto attorno gli ingredienti e gli utensili stanno sulla tovaglia a quadretti (pavimentazione a cubetti colorati), come la forchetta portabici, e l’agnolotto panchina (in cemento colorato e disattivato). L’area Giochi per i piccoli è naturalmente contenuta in una gustosa macchia di sugo (gomma in getto antitrauma rosso pomodoro), la stessa macchia si alza e si abbassa con un colorato, morbido e sinuoso pavimento, che diventa un divertente “gioco senza giochi”, e poi giocare sullo scolapasta, appoggiato “ad asciugare” (in calcestruzzo con rivestimento in gomma colorata). La zona di relax e sosta, all’ombra del coperchio sollevato, non può che essere contenuta in un pentolone (con sedili e schienale in calcestruzzo colorato), con una coppia di tavolini all’interno. “ (2)

Note

(1) dalla pagina: https://www.facebook.com/giardinocuriositatorino/

(2) dal sito: https://divisare.com/projects/141393-paolo-mighetto-marco-minari-il-giardino-del-pastificio

 

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Ente Responsabile

  • MuseoTorino 2017