Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Casa dell’Obelisco

Un edificio che compie un gesto provocatorio rispetto ai codici linguistici che caratterizzano l’architettura torinese degli anni cinquanta, un po’ gioco, un po’ operazione promozionale dell’impresa costruttrice che lo commissiona e realizza.


PIAZZA CRIMEA 2

Costruzione: 1954 - 1959

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Categorie

  • ufficio | abitazione

Tag

  • mostra contemporanea

Sergio Jaretti (1928) ed Elio Luzi (1927-2006) sono i progettisti della palazzina per appartamenti che l’imprenditore Bartolomeo Manolino costruisce nel quartiere alle pendici della collina torinese, tradizionalmente abitato dalla media e alta borghesia. Con un’operazione dai toni ironici e provocatori i due architetti realizzano un edificio rivestito da elementi curvilinei in pietra artificiale, che rimanda ad alcune opere dell’architetto catalano Antoni Gaudì o a quelle dello statunitense Frank Lloyd Wright: il distacco rispetto ai registri linguistici utilizzati nella Torino degli anni cinquanta e rispetto al quartiere circostante è netto. All’interno, i cinque piani fuori terra ospitano appartamenti (alcuni distribuiti su più livelli) e uffici con pareti interne del tutto rettilinee.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
CASA DELL'OBELISCO
Piazza Crimea 2

Palazzo di civile abitazione.
Segnalazione di edificio civile, di significato documentario, tipico esempio di qualificazione formale post-razionalista del tema edilizio della residenza condominiale.
Costruita su progetto di S. Jaretti e E. Luzi (1956/58).

Casabella, 1973, n. 375.
Tavola: 50

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Ente Responsabile

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