Scheda: Soggetto - Tipo: Persona

Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours (Parigi 1644 - Torino 1724)

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La «seconda madama reale», abile donna politica, resse il ducato sabaudo per dieci anni dopo la morte del marito Carlo Emanuele II e sino a che il figlio, da tempo maggiorenne, la obbligò a lasciargli il potere.


Nascita: 1644

Morte: 1724

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  • sala 1680

Seconda moglie di Carlo Emanuele II, la francese Maria Giovanna Battista (1644-1724) dopo non essere stata voluta da Madama Cristina per il primo matrimonio del figlio perché ritenuta poco controllabile, fu animatrice di feste e protettrice delle arti, ma sin dall’inizio  attenta alla politica e consigliera ascoltata del consorte. Rimasta vedova resse per 10 anni il potere in nome del figlio anche dopo la fine della sua minorità.

In politica estera avvicinò il Piemonte alla Francia di Luigi XIV, in quella interna proseguì i progetti di centralizzazione amministrativa, di innovazione e sviluppo economico fronteggiando la «guerra del sale», per le tasse imposte sul bene.  Non riuscì a porre freno al potere delle fazioni di corte e  in parte legò le proprie chiacchierate vicende sentimentali a quelle politiche.

Ebbe duraturi e duri contrasti con il Consiglio comunale torinese, cui tentava di sottrarre autonomia. In città istituì il Monte di San Giovanni Battista, emettitore di titoli pubblici del Municipio, l’Accademia militare e il gesuitico Collegio dei Nobili che attrassero in città giovani di illustri casati, anche stranieri.

La «seconda madama reale» mantenne il governo anche quando Vittorio Amedeo raggiunse la maggior età (1680), cedendogli solo formalmente il trono; solo al matrimonio di questi con Anna d’Orléans, nipote del re di Francia, fu costretta a lasciargli il potere.

 

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