Scheda: Luogo - Tipo: Edifici monumentali

Interventi edilizi nel teatro romano

Nella tamponatura di un muro che sbarrava la postierla della torre romana accanto al teatro, sono venuti alla luce alcuni dei blocchi che componevano un’epigrafe monumentale.


Lat: 45.074343 Long: 7.686593

Realizzazione: 13 - 44

Ritrovamento: 1899

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Tag

  • carta archeologica

L’iscrizione

[C(aius) Iulius Cotti f(ilius) D]onni reg[is n(epos) Donnus] praef(ectus) [ci]v[itatium omnium quibus pa]ter eius praefuit, / [M(arcus) Iulius Donni f(ilius) C]otti n(epos) [Cottius port]icum cum [ornamentis et do]mus dederunt.

Gaio Giulio Donno, figlio di Cozio, nipote del re Donno, prefetto delle comunità a cui fu preposto il padre, M. Giulio Cozio, figlio di Donno nipote di Cozio, donarono il portico con i suoi ornamenti e gli ambienti stessi.

 

Un atto di munificenza

L’iscrizione è piuttosto frammentaria, ma è egualmente possibile riconoscere il ricordo di un atto di evergetismo, ovvero dell’elargizione di un dono alla comunità da parte di persone facoltose, apparentemente in modo disinteressato. Il testo racconta come due membri della dinastia dei Cozii avessero regalato alla città un portico con il suo corredo monumentale e un ambiente chiuso non meglio identificabile. Il luogo di ritrovamento dei blocchi fa pensare che il portico costruito e ornato a spese di Donno II, figlio di Cozio e nipote di Donno I, e da suo figlio Cozio II fosse quello che si trovava dietro la scena del teatro.

L’epigrafe è oggi visibile al Museo di Antichità, nell’allestimento della mostra Archeologia a Torino.

 

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Ente Responsabile

  • MuseoTorino
  • Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie