Scheda: Luogo - Tipo: Monumenti, lapidi e fontane

Iscrizione con il nome della città

Nella Galleria di Carlo Emanuele era conservata l’unica iscrizione giunta fino a noi in cui sia menzionato il nome della città antica, Augusta Taurinorum.


Lat: 45.071491 Long: 7.685987

Realizzazione: II Sec. (100-199)

Ritrovamento: 1999 - 2000

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  • lapide

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  • mostra antica

Il rinvenimento

La parte inferiore dell'iscrizione di L. Tettienus Vitalis era esposta nella Galleria di Carlo Emanuele I quando, nel 1801, i francesi che occupavano Torino decidono di abbatterla così come stavano facendo con tutte le fortificazioni della città. Una settimana più tardi lo storico e politico Giuseppe Vernazza (barone di Freney, Alba, 1745 - 1822) vede e documenta l’iscrizione di cui si perdono poi le tracce. Il monumento torna alla luce durante lo scavo condotto tra 1999 e 2000 nell’area compresa fra Palazzo Madama e il settore di Palazzo Reale in cui sono la Biblioteca e l’Armeria Reale, tra le macerie della Galleria demolita. Il frammento superiore, invece, già nel Settecento compare nelle collezioni di casa Savoia ed è conservato al Museo di Antichità di Torino.

Entrambe i pezzi sono oggi esposti al Museo di Antichità di Torino nella mostra Archeologia a Torino.

 

Il testo

---/ Have Vitalis. / L(ucius) Tettienus Vitalis, natus Aquiei(a)e, / edocatus Iulia Emona, titulum pos<u>it / ante aeternam domum Iulia / Augusta Taurinorum. Dicit: / quaerere cessavi numquam, / nec perdere desi(i). Mors intervenit; / nunc ab utroque vaco. / Credite, mortales, astro nato / nihil est sperabile datum / ---- / terras nec minus et maria / impuri aqu(a)e Padi nec minus et Savi / ira<m>. Quod optavi mihi tamen pervenit. / Perpetuam requiem pos<c>o.

 

... Salve, o Vitale! Lucio Tettieno Vitale, nato ad Aquileia e cresciuto a Iulia Emona, ha posto (questa) iscrizione davanti alla (sua) dimora eterna in Iulia Augusta dei Taurini. Egli dice: “Non ho mai smesso di guadagnare e non ho mai smesso di perdere. (Poi) è intervenuta la morte, e adesso sono libero da entrambe (gli assilli). Date retta a me, uomini: quando si è nati sotto una determinata stella, non ci è concessa alcuna speranza ... (Ho conosciuto) (?) terre non meno che mari, e anche la furia del Po dall’acqua fangosa così come della Sava. Tuttavia ho conseguito ciò che ho sempre desiderato. (Adesso) chiedo la tranquillità eterna.

 

Lucio Tettieno Vitale

L’iscrizione narra, in prima persona, le vicende di un mercante nato ad Aquileia e portato in giovane età a Iulia Emona (Ljubljana, SLO), città che all’epoca era un centro di smistamento dei commerci verso il Norico (regione dell’odierna Austria), la Pannonia (Ungheria), la Dalmazia e le regioni oltre confine, fino al mar Baltico. Egli avrebbe quindi trascorso la sua vita facendo affari con le mercanzie che venivano trasportate attraverso la Sava (affluente di destra del Danubio) e il Po, lungo la rotta che metteva in comunicazione il mar Nero con le regioni occidentali dell’impero. Tettieno Vitale, dopo aver viaggiato molto, decide di eleggere a sua eterna dimora Iulia Augusta Taurinorum e commissiona per sé un sepolcro e un’epigrafe con la sua biografia.

La parte inferiore della lastra è decorata a rilievo con la figura del defunto dormiente, steso su un fianco, con il capo appoggiato sul braccio sinistro e con il braccio destro ripiegato vicino al volto.

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Ente Responsabile

  • Mostra Torino: storia di una città
  • Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie