Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Ex stabilimento Lancia

La Lancia dal 1911 ha i suoi stabilimenti produttivi in Borgo San Paolo. Lo stabilimento Lancia fu colpito da tre bombardamenti nel corso della Seconda guerra mondiale.


VIA MONGINEVRO 99

Costruzione: 1911

Bombardamento: 28 Novembre 1942

Bombardamento: 08 Dicembre 1942

Bombardamento: 08 Agosto 1943

Dismissione: 1969

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Categorie

  • bombardamento | industria | fabbrica

Tag

  • bombardamenti

Cronologia

1911 − Acquisto dell’area industriale Fides Fabbrica Automobili e insediamento nel quartiere San Paolo (tra le vie Monginevro, Issiglio, Caraglio, Pollenzo);

1932-1934 − Acquisto di terreni a nord oltre via Monginevro (civico 82) verso le vie Campiglione (civico 3) e Genola (civico 2);

1934 − Costruzione di un nuovo padiglione in cemento armato destinato a ospitare la nuova Carrozzeria (tra le vie Montenegro, Issiglio, Caraglio e sul tracciato di via Pollenzo).

Storia dell'edificio

Nel 1911 la Lancia rileva fabbricati e terreni dell’impresa automobilistica Fides e della ditta Roy Scaiola, trasferendo in Borgo San Paolo la sua attività produttiva. L’insediamento di via Monginevro, che si estende su un’area di 66.000 metri quadri, è destinato a ospitare l’ufficio tecnico, l’ufficio contabilità e cassa, i reparti produttivi (inizialmente 19) e l’officina generale, con la costruzione di una nuova fonderia. Nel corso degli anni Venti e Trenta il complesso della fabbrica è interessato da attività di adattamento, ricostruzione, nuova edificazione, con la costruzione nel 1934 del padiglione destinato a ospitare la nuova carrozzeria. Dopo l’acquisizione della Lancia da parte di Fiat nel 1969, il complesso è stato progressivamente dismesso.

Bombardamenti

Lo stabilimento Lancia (139 locali) fu bombardato diverse volte. I primi due bombardamenti che lo colpirono, il 28 novembre e l’8 dicembre del 1942, furono effettuati da aerei della RAF con bombe di grosso e grossissimo calibro; il terzo bombardamento, che ebbe luogo l’8 agosto del 1943, fu opera di aerei dell’USAAF con la tecnica del tappeto di bombe (centinaia di bombe di piccolo e medio calibro). I danni provocati furono ingenti: il fabbricato centrale e la parte all’angolo di via Issiglio e via Monginevro furono distrutti da bombe dirompenti e incendiarie, l’ala centrale di via Issiglio, di tre piani fuori terra, fu distrutta da bombe dirompenti.

Bibliografia

Fonti Archivistiche

  • Archivio Storico Fiat, Fondo Lancia.
  • ASCT Fondo danni di guerra, inv. 1534, cart. 32, fasc. 24, n.ord. 1

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Ente Responsabile

  • ISMEL
  • Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà.