Per quanto ormai trasformato dai nuovi usi commerciali che hanno imposto di riorganizzare gli spazi, questo ricercato emporio aperto all'inizio del Novecento dalla signorina Bottan, interamente arredato con i mobili del fratello falegname, ha preservato gran parte del fascino delle drogherie di un tempo: dietro alla devanture in ferro e ghisa originale sormontata dall'insegna in vetro nero a lettere d'oro, il vano vendita con volta a botte di mattoni recentemente portati a vista è interamente rivestito da alti scaffali e scansie originali dai minuscoli cassetti impreziositi con maniglie traforate e a guscio, alternate a ripiani in vetro con specchio sul fondo, tutto ricolmo di articoli d'ogni sorta. Completano l'arredo due banconi vetrina con ripiano in marmo grigio; il banco-cassa come il lampadario e tutto il mobilio del retro sono pertinenti allo stile del negozio pur non facento parte dell'arredo originale.