

Capi/olo XII
Sejsscl che fu abraso dai pat rioti sul finir ' d
-I
s 'colo scorso (6) I
J
. .a
risu rrezione della carne è ra ffigu rata nella fenice ch' arde sul rogo . nel
motto che sta fra il teschio ed il vaso sottostante.
La epigrafe reca:
CLA VDl O SEYSSELLO LV DOVI I
XII . FRACOR • REms AREQVEST
~I AGRO
ET PRO
EODE~I
AIJ OES
l'ERE CIIR IST IAXOR . l'fU:\' "(l' ES
ORATOR I ELOQVEI'TfSS " LA VIJEX
AD~lIXISTRATORI ~IASSILIAE
-
l'RESVLI TA VR IXOR . ARCIlIEI'O
1\'
•
COXSVLTISS • ATQVE IIVIVS
SACELLI FOXDATORI
CO L L E( ;I V ~I
CANON'ICOR . l'IE:\'TISS • l'Rf . P
OB/IT l'RmIE CAL • IV:\'/I .
~I .
D. XX .
Di Claudi o di Sejssel tanto fu scr itto che non è qui possibile nan–
darne la vita nobilissima e gli elogi meritati. Diremo solamente che, nat o
ad Aix in Savoia nel 1450 da Claudio maresciallo di Savoia e da Fran–
cesca di Montluel, st udiò g-iurisprnd enza in Torino, poi militò, quindi ritornò
allo studio c tal fama acquistonn e che Carlo VI! I chiamollo in Francia
c Luclovico X I! lo volle a consigliere cii Stato, maestro delle requi sizioni,
senator e a Milano, ambasciatore ad Enrico \ I! di Ing hilterra, all ' imp e–
rator e Massim iliano, a Leone X cci altri principi. Entrato frattanto negli
ord ini sacri, scrisse ci i sto ria, cii leggi, di teologi a c di lett ere g-rcche c
latin e che cg li voltò in francese; e ad un tempo amministrò la dio cesi
di Lod i.
1
Iel 1509 ebbe l'abbazia di S. Ponzio di Nizza e dopo il 4 di
lugli o fu eletto vescovo di Marsig lia . Venuto ambasciat ore di Francia a
T orin o nel 15
I
6, vi trovò favore appo il du ca Carl o I! I che domandò
cd otte nne per lui la sed e arcivescovile di Torino alla qual e fu traslato
addì
I I
di marzo del 15
I
7; c, presone possesso il dì
I O
giug-no
( i) ,
morì
111
Torin o il 3
I
di magg-io del 1520 (8).
Nel 1584 la cappella di San Lazzaro. di patronat o dei Sejssel,
ra
tenuta in mod o ind ecente, con mensa di legn o sforn ita di icona, 'd il
visitator e ordi nò che il titol o ne fosse trasferte all'altare dell' Annunzia–
zione, Ma la tr aslaz ione non era anc ora stata fatta nel
f
593 in cui la
cappella du rava indecente e povera.
Nel 161 9 aveva icona che effigiava la Vergine con San Gius eppe ( 9) ,
alla quale fu sostituito fra il 1663 cd il
li
27
un qu adro del precursore
che battezza Ges ù ( IO). Quest'icona, che forse sta va nel 1663 all 'altare
d i San Giovanni Batt ista della Con sorz ia
( I I ),
pare sia qu ella tavola me-