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Il Du om o di T orin o
poi assolut ament e imp ossibile che la epigra fe sia stata collocata nel
I2
idu s
iauuarii
come talun o volle leggervi (8) .
.
La lapide reca lo stemma del vescovo che era d' ermellino all'aquila
d 'oro, col capo di ross o e sott'esso la scritta in carattere . go tico :
D . IO . D
CONI'ES IO E
TAVRIESIS HEC
. 1
T FIER I F. CAI'
:\ICCCCLXVIIII
XII . I . IVNII
che si può interpretare:
D. jo. de Compesio
Episcoptts
Taurinensis ùan c
turrim-
fieri f ecit
campanariam,
Egli stesso poi ricord ava quest'opera sua il
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d i giugno del I.t75 (9)
e gliene .dava . ancora elog io il Capitolo nel 1596 ( IO) facend o cenn o
della lapid e e dello
stemma
che il ' Compeys
aveva fatto diping ere sulla
sommità della torre in ogni sua p arte
( I I).
Cade quindi al tutto l'ip otesi di chi immag inò
( 12)
che questa torre
sia stata levata più alt o od ere tta a spese del cardinale Domenico Della
R overe;
poichè,
se è vero che mastro Meo Del Caprina, architett o e
costruttor e del nuovo duomo, pattuì col cardinale di fare il muro del
campanile al prezzo medesimo che era stato conv enuto per la ch iesa,
leggesi altresì nel patt o :
intendendo in dieta alloca/ione lo muro del cam–
panile quando se alzerà ,
cioè quando esso fosse levato a maggior alt ezza,
il che non consta . sia fatto da mastro Meo.
È
poi noto che la torre fu' riattata nel 1620 ( 13) , e nel 1720 Vit–
tori o Amedeo II aveva divisato compierla su' disegno del celebr e Filippo
J
uvara. La sommità doveva ornarsi di colonne, di balaustre, e di altri
fregi di pietra di Chianoc e finire in vago cuspide con quattro candelieri
sorgenti dagli angoli ed in una palla di ram e che portasse la croce. E g ià
nel 1722 se ne era appaltata l' opera, che, per fortunose vicend e soprag–
giunte, non potè essere eseguita
( 14) .
La parte inferi ore è di semplice
e rud e asp ett o con risalti angolari a mo' di contrafforti poco salienti e
corni ci a sega senza archetti. Seghe e mattoni sono di colore oscuro e
di ruvido impast o ; corretta la muratura condo tta , secondo buon a regola,
a mattoni avvicenda ti per testa e per faccia. L'altezza sua misur a
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gradini; sop ra la porticina d' ingresso si legge inciso su lapid e di marmo
S oli deo,
ed il primo piano è divis o in qu attro vani. [el pian o superiore
si vedono du e quadri, nell'uno dei quali sono effigiati du e canonici ge–
nuflessi davanti alla santa Sindone portata da gli angeli ( 15) , ed in alto
la B. V. e San Gioanni Battista in atteggiamento di pr oteggere Torin o
cinta d i bastioni ; e nell'alt ro il ritratto di un canonico.