

letto; più in basso cominciano ad intercalarsi pagliette di mica scura.
Si presenta quindi una specie di quarzite grigia con esilissime parti
celle micacee, questa roccia quarzosa è anche nodulosa, ed a luoghi
assume aspetto di gneiss a fina grana. Troviamo ancora schisti lucenti
poco accentuati ed il calcare cristallino nero, frammentario a venature
spatiche. La direzione è sempre a Nord Est con inclinazione a Nord
Ovest di 38° a 50°. Succedono i calcari grigio-scuri schisiosi con spal
mature talcose e schisti teneri ardesiaci, con piriti. Oltre Dora, sulla
sinistra, salendo al Pré du M. de la Saxe, le rocce schistose argillo-
calcare inclinano a Sud Est di 30° a 35°. Si sovrappone ad esse una
dolomia granulare cristallina grigia con venature bianche spatiche, ri
coperta da schisti lucenti. Poi vengono le rocce cristalline rappresen
tate da: un gneiss talcoso grossolano, bianco giallastro, e ad aree ver
dicce, un gneiss schistoso, bianco verdiccio, a larghe spalmature talcose,
uno schisto bianco quarzoso, con rivestiture talcose.
Sulle rocce cristalline fanno seguito verso il vallone di Chapy alcuni
schisti alluminosi fissili, lucidi ; un calcare dolomitico grigio cristallino
con noduli cristallini bianchi ; uno schisto calcareo micaceo grigio ; un
calcare dolomitico cristallino a macchie brune. Prima di giungere da
vai Ferret alla piattaforma di Pré gli schisti cristallini inclinati prima
a Sud Est si ripiegano tendendo alla verticalità, e si rovesciano in alto
ad inizio di piegatura lacerata; a mezza via poi tra i chidets del Pré
e le case della Trappe, la vòlta o piega degli strati cristallini incli
nati a Nord Ovest è intatta, e noi crediamo quindi di ammettere che
per le rocce cristalline gneissiche e calcari involgenti si verifica qui un
vero ripiegamento saliente strettissimo, ribaltato a Nord Ovest. Rimon
tando il fianco della montagna a Sud Est di vai Ferret sotto la Bernada
troviamo l’istessa successione di rocce, cioè alle rocce schistose allumi-
noso-calcari di Leschère dirette a Nord Est, inclinanti a Sud Est e nelle
quali affermasi avere lo Studer trovata una belemnite, si sovrappongono
le rocce cristalline della Bernada, ricoperte ancor qui da schisti lucenti
e calcare cristallino a macchie scure con baritina entro schisti superiori
lucenti, talcosi, chiari.
Entriamo poscia nella gran zona che si vuole
triasica,
e procedendo
da Nord Ovest a Sud Est, mantenendosi pressoché costante l’andamento
stratigrafico, noi troviamo : uno schisto talcoso verdognolo con piriti,
schisti ardesiaci fogliettati lucenti grigi con piriti decomposte; carniola
con frammenti di talcoschisto verdognolo ; un primo e più basso alli
neamento di gesso tenero, misto con carniola ; un grès calcareo mica-
cifero con pirite e schistoso; calcare siliceo bianco con patine talcose;
gesso tenero esternamente, massiccio, cristallino, saccaroide nello interno ;
DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO
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