Table of Contents Table of Contents
Previous Page  275 / 762 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 275 / 762 Next Page
Page Background

DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO

251

S

ezione

22a.

Grande Jorasse

-

Grande Rochère - M . Fattóre.

Tutta la massa della Grande Jorasse fin quasi in basso della valle

è costituita dal solito protogino, che presenta qui una deviazione dalla

direzione primitiva: infatti e nelle grandi costiere discendenti dalla Grande

Jorasse ed al M. Rouge le grandi placche di protogino si dirigono quasi

Nord-Sud con una tendenza in alcuni tratti a dirigersi da Nord 15°

Ovest a Sud 15° Est; qui però più che altrove noi possiamo afferrare

la perfetta divisibilità in istrati della massa protoginica, specialmente

nella bella costiera di M. Rouge. Al basso della Grande Jorasse fascia

il protogino una roccia cristallina granitica a grana piuttosto fina, a

luogo passante a gneiss e schisto micaceo. Succedono: un calcare schi-

stoso grigio cristallino, a luoghi bianco arenaceo, confusamente impa­

stato per compenetrazione in rocce quarzose e quarzoso-micacee, in schisti

neri lucenti frantumati e tagliati da venature quarzoso-calcaree, una

eurite bianca, talora calcarifera e che là ove affiora assume l’aspetto

da lungi come di neve di valanga; calcari cristallini schistosi, con schisti

ardesiaci piritiferi. Poi tutto è mascherato dalle grandi masse di detriti

di deiezione.

Attraversata la valle Ferret e penetrando nel vallone di Malatra tro­

viamo ancora rappresentate le rocce

giurasiche

solo nel basso da uno

schisto ardesiaco tenero. A queste rocce si sovrappongono per ordine:

uno schisto micaceo molto fissile, uno schisto ardesiaco lucente grigio­

scuro, un calcare cristallino micaceo, altro calcare cristallino grigio con

noduli bianchi, un grès micaceo alquanto calcarifero fogliettato, ondu­

lato, ardesie molto tenere, una brecciuola calcareo cristallina, ardesie

leggermente arricciate, un grès talcoso a grana fina, giallo fulvo, atto

a servire come pietra coticolare, nuove ardesie tenere con pirite, car-

niole, calcari cipollini cristallini con la breccia calcarea. Succede poi la

massa dei calceschisti cristallini con abbondanti interstrati di calcare

marmoreo micacifero e qualche quarzite di non grande sviluppo. Con­

verrà osservare come quivi, pur rimanendo l’andamento costante a

Nord Est ed inclinazione a Sud Est, abbiamo però una leggiera devia­

zione verso Nord 30° Est, giacché la zona dei calceschisti nel suo svi­

luppo prende appunto tale direzione. Nella zona calcareo-alluminosa, che

possiamo ritenere come

triasica,

i calcari assumono l ’aspetto di cipol­

lini, scarse si fanno le carniole, mancano i gessi e le quarziti. È diffi­

cile riconoscere l’esistenza tra detta zona sovrapposta di calceschisti e

questa di schisti lucenti coi caratteri dei

carboniferi;

si trovano però

lembi molto esili di roccia consimile. I calceschisti cristallini coi cal