

DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO
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S
ezione
22a.
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Grande Jorasse
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Grande Rochère - M . Fattóre.
Tutta la massa della Grande Jorasse fin quasi in basso della valle
è costituita dal solito protogino, che presenta qui una deviazione dalla
direzione primitiva: infatti e nelle grandi costiere discendenti dalla Grande
Jorasse ed al M. Rouge le grandi placche di protogino si dirigono quasi
Nord-Sud con una tendenza in alcuni tratti a dirigersi da Nord 15°
Ovest a Sud 15° Est; qui però più che altrove noi possiamo afferrare
la perfetta divisibilità in istrati della massa protoginica, specialmente
nella bella costiera di M. Rouge. Al basso della Grande Jorasse fascia
il protogino una roccia cristallina granitica a grana piuttosto fina, a
luogo passante a gneiss e schisto micaceo. Succedono: un calcare schi-
stoso grigio cristallino, a luoghi bianco arenaceo, confusamente impa
stato per compenetrazione in rocce quarzose e quarzoso-micacee, in schisti
neri lucenti frantumati e tagliati da venature quarzoso-calcaree, una
eurite bianca, talora calcarifera e che là ove affiora assume l’aspetto
da lungi come di neve di valanga; calcari cristallini schistosi, con schisti
ardesiaci piritiferi. Poi tutto è mascherato dalle grandi masse di detriti
di deiezione.
Attraversata la valle Ferret e penetrando nel vallone di Malatra tro
viamo ancora rappresentate le rocce
giurasiche
solo nel basso da uno
schisto ardesiaco tenero. A queste rocce si sovrappongono per ordine:
uno schisto micaceo molto fissile, uno schisto ardesiaco lucente grigio
scuro, un calcare cristallino micaceo, altro calcare cristallino grigio con
noduli bianchi, un grès micaceo alquanto calcarifero fogliettato, ondu
lato, ardesie molto tenere, una brecciuola calcareo cristallina, ardesie
leggermente arricciate, un grès talcoso a grana fina, giallo fulvo, atto
a servire come pietra coticolare, nuove ardesie tenere con pirite, car-
niole, calcari cipollini cristallini con la breccia calcarea. Succede poi la
massa dei calceschisti cristallini con abbondanti interstrati di calcare
marmoreo micacifero e qualche quarzite di non grande sviluppo. Con
verrà osservare come quivi, pur rimanendo l’andamento costante a
Nord Est ed inclinazione a Sud Est, abbiamo però una leggiera devia
zione verso Nord 30° Est, giacché la zona dei calceschisti nel suo svi
luppo prende appunto tale direzione. Nella zona calcareo-alluminosa, che
possiamo ritenere come
triasica,
i calcari assumono l ’aspetto di cipol
lini, scarse si fanno le carniole, mancano i gessi e le quarziti. È diffi
cile riconoscere l’esistenza tra detta zona sovrapposta di calceschisti e
questa di schisti lucenti coi caratteri dei
carboniferi;
si trovano però
lembi molto esili di roccia consimile. I calceschisti cristallini coi cal