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PARTE ili — GEOLOGIA ECONOMICA

escava o per scampoli da costruzione o in lastre, notiamo i principali

centri di escavazione; l ’uno di questi è nella Valletta del Chisola a Cu-

miana e dintorni; assai numerose sono queste cave di Cumiana che die­

dero il materiale per il ponte sul Po a Torino; il gneiss di Cumiana

è ora massiccio, or lastriforme tabulare, e nel primo caso serve come

pietra da taglio, nel secondo per gradinate, lastricati; per quanto mas­

siccio presenta in genere un certo grado di schistosità che facilita la

lavorazione da un lato e dall’altro ne diminuisce la resistenza; talora

è macchiato per decomposizione di cristallini di pirite. Le famose cave

del Malanaggio, ora sospese, sono nei territorii di Porte e di Villar Pe

rosa; il gneiss è massiccio e pochissimo schistoso, di tinta grigia a

macchiette più scure oblunghe, la tessitura è piuttosto fina, donde re­

sistenza e bell’effetto nei pezzi lavorati. Fanno fede delle buone qualità

di questo gneiss le colonne del tempio della Gran Madre di Dio in borgo

Po, ed i pezzi del ponte Mosca a Torino. Il banco gneissico del Mala­

naggio prosegue al Sud pei monti di Prarostino. Altre cave di gneiss si

hanno a Perosa argentina, a San Germano- Chisone , a Pomaretto, ad

Inverso Porte di qualità molto vicina a quella del gneiss di Malanaggio.

Di altro tipo è il gneiss di Luserna, esso è lastriforme tabulare; la

grande regolarità per cui queste lastre si mantengono e per parallelismo

e per spessore uguali per grandi tratti, la facilità colla quale queste

lastre si separano e la relativa sottigliezza loro rendono questo gneiss

grandemente pregiato; nella Esposizione Nazionale del 1884 si ammira­

rono lastre di 14 m. q. di superficie con uno spessore di m. 0.15.

Al gneiss si rannodano i gneiss molto schistosi, i micaschisti feldis-

patici ed i micaschisti filladici, cioè riducibili in lastre sottilissime

atte a copertura di tetti, leggiere e resistenti, che vanno sotto il nome

di ardesie. Di queste ardesie ne troviamo in varii luoghi sul passaggio

dagli

gneiss recenti

alle altre rocce

prepaleozoiche superiori

, e sono

molto abbondanti e senza che si possa far cenno di tutte le piccole e

numerosissime cave aperte pei bisogni locali e provvisoriamente, non

per escavazione continua a scopo di commercio. Forse a questo tipo fissile

di rocce micaceo-schistose si riferiscono le lavagne, di cui si aprì nel

1887 escavazione nei luoghi di Roche o Casse nel territorio del comune

di Pragelato.

Una zona di calcari marmorei possiamo dire segna il passaggio dalla

falda gneissica a quella magnesiaca e calceschistosa della formazione

prepaleozoica superiore

specialmente dal lato d’occidente; così i calcari

marmorei dall’alta valle del Po, a Crissolo, passano in valle del Pellice,

della Germanasca, e si susseguono per quella del Chisone alla vailetta

del Sangone fino alla Dora Riparia ; i marmi di Foresto e Chianoc e Meana