

DELLA PROVINCIA DI TORINO
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dane, ed ancora oggidì alcuni ammassi amfibolici-feldispatici sono uti
lizzati identicamente.
Tra le rocce magnesiache quelle che potrebbero essere, e lo sono in
fatti, ampiamente utilizzate come materiali da costruzioni ed ornamen
tali, abbiamo le serpentine ove si trovano compatte, non frammentarie,
come quelle del versante Nord della comba di Susa e quelle del Mongi-
nevro. Di bellissimo effetto poi sono le eufotidi, quelle in ispecie del
Monginevro, colle loro macchie verdi-scure su fondo bianco-verdiccio.
Ed infatti si fa ricerca assai attiva nell’alta valle susina dei grossi ciot-
toloni di serpentina ed eufotide inclusi nella
morena
per spaccarli ed
adoperarli nelle costruzioni.
Ampiamente adoperati sono poi i micaschisti, i serpentinoschisti, gli
schisti alluminosi calcarei divisibili in lastre sottili per materiale te-
golare. Citiamo i buonissimi schisti tegolari serpentinosi che si esca
vano nella comba di Compare Robert presso Valgioie in valle del San-
gone ; di micaschisti e schisti alluminosi quasi ardesiaci fu dato in
concessione una cava nel 1887 a Desertes nell’alto della valle di Susa.
Le formazioni calcari cristalline, che dalla valle del Chisone pas
sano in valle di Susa, sono suscettibili di applicazioni, come anche quelle
che più elevate si intercalano ai calceschisti. Nella valle del Sangone
non possono aversi pezzi da costruzione dai calcari marmorei, ma si
ottiene pietra da calce a Dragone, al colle della Roussa nella valle del
Sangonetto, a Tortorello presso Valgioie. Così pure a Villarfocchiardo in
valle di Susa. Dove poi i calcari marmorei sono utilizzabili come mate
riale da costruzione è a Foresto , quantunque sian molto lamellari e
carichi di particelle micacee; cionullameno sono utilizzati per stipiti, gra
dini, ecc. È probabilissimo che in tempi antichi questa applicazione si
facesse su più vasta scala ; resti di colonne e lapidi furono trovati di questo
marmo lungo il tragitto della via romana e si vuole che di esso siansi
serviti gli antichi per l’arco di Susa. Sono poi ampiamente utilizzate
come pietra da calce i calcari marmorei lungo la zona Pavaglione,
Chianoc, Foresto, Falcemagna, Meana, Arnodera. Citiamo ancora il
banco di marmo del piano di San Nicolao per salire al Moncenisio;
diede materiale da costruzione e pietra da calce. La tinta di questi
marmi è bianca o grigia o gialliccia.
Si rannoda ai calcari marmorei l’ oficalce, breccia di frammenti di
serpentina cementati da calcare bianco cristallino ; il
verde
di
Susa,
di
Falcemagna è di bellissimo effetto levigato. Ultimamente una bella
oficalce si trovò a Rochemolles come pure se ne incontrò sopra a Cesana
verso il Monginevro.