Table of Contents Table of Contents
Previous Page  667 / 762 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 667 / 762 Next Page
Page Background

DELLA PROVINCIA DI TORINO

G43

dane, ed ancora oggidì alcuni ammassi amfibolici-feldispatici sono uti­

lizzati identicamente.

Tra le rocce magnesiache quelle che potrebbero essere, e lo sono in­

fatti, ampiamente utilizzate come materiali da costruzioni ed ornamen­

tali, abbiamo le serpentine ove si trovano compatte, non frammentarie,

come quelle del versante Nord della comba di Susa e quelle del Mongi-

nevro. Di bellissimo effetto poi sono le eufotidi, quelle in ispecie del

Monginevro, colle loro macchie verdi-scure su fondo bianco-verdiccio.

Ed infatti si fa ricerca assai attiva nell’alta valle susina dei grossi ciot-

toloni di serpentina ed eufotide inclusi nella

morena

per spaccarli ed

adoperarli nelle costruzioni.

Ampiamente adoperati sono poi i micaschisti, i serpentinoschisti, gli

schisti alluminosi calcarei divisibili in lastre sottili per materiale te-

golare. Citiamo i buonissimi schisti tegolari serpentinosi che si esca­

vano nella comba di Compare Robert presso Valgioie in valle del San-

gone ; di micaschisti e schisti alluminosi quasi ardesiaci fu dato in

concessione una cava nel 1887 a Desertes nell’alto della valle di Susa.

Le formazioni calcari cristalline, che dalla valle del Chisone pas­

sano in valle di Susa, sono suscettibili di applicazioni, come anche quelle

che più elevate si intercalano ai calceschisti. Nella valle del Sangone

non possono aversi pezzi da costruzione dai calcari marmorei, ma si

ottiene pietra da calce a Dragone, al colle della Roussa nella valle del

Sangonetto, a Tortorello presso Valgioie. Così pure a Villarfocchiardo in

valle di Susa. Dove poi i calcari marmorei sono utilizzabili come mate­

riale da costruzione è a Foresto , quantunque sian molto lamellari e

carichi di particelle micacee; cionullameno sono utilizzati per stipiti, gra­

dini, ecc. È probabilissimo che in tempi antichi questa applicazione si

facesse su più vasta scala ; resti di colonne e lapidi furono trovati di questo

marmo lungo il tragitto della via romana e si vuole che di esso siansi

serviti gli antichi per l’arco di Susa. Sono poi ampiamente utilizzate

come pietra da calce i calcari marmorei lungo la zona Pavaglione,

Chianoc, Foresto, Falcemagna, Meana, Arnodera. Citiamo ancora il

banco di marmo del piano di San Nicolao per salire al Moncenisio;

diede materiale da costruzione e pietra da calce. La tinta di questi

marmi è bianca o grigia o gialliccia.

Si rannoda ai calcari marmorei l’ oficalce, breccia di frammenti di

serpentina cementati da calcare bianco cristallino ; il

verde

di

Susa,

di

Falcemagna è di bellissimo effetto levigato. Ultimamente una bella

oficalce si trovò a Rochemolles come pure se ne incontrò sopra a Cesana

verso il Monginevro.