

essa il
vetriolo verde
, solfato di ferro. 1 lavori furono spinti a grande
profondità mediante gallerie che in parte franarono, otturandosi, riem
piendosi di acqua; avemmo occasione di vedere un frammento del mi
nerale in allora escavato che aveva circa 2 metri di potenza, esso era
rappresentato da una bella pirite granulosa-cristallina di tinta chiara,
omogenea di struttura con finissime rilegature silicee o siliceo-calcari
tra granuli e granuli, cristallini deformati. La roccia ove era aperta
l ’escavazione è una specie di impasto tenacissimo si1 iceo-feldispatico-
amfibolico di difficile classazione. Pare che a più riprese siansi eseguiti
lavori in quella miniera detta di
Fragnic
o dei
Pra de la Vi
(prati
della via), ma non furono mai proseguiti con grande energia. Dal 1880,
salvo errore, quella miniera non ancora in concessione, ma sempre in
esplorazione, cadde in possesso della Società Dinamite di Avigliana. Nel
1886 ebbimo occasione di studiare quel giacimento, della cui vera co
stituzione non potemmo renderci conto esatto se non quando riuscimmo
a penetrare, non troppo comodamente, nel seno degli antichi lavori, in
nondati e che non potemmo ottenere di poter studiare prosciugati a
mezzo di pompe. A fuorviare le nostre ricerche per qualche tempo
servirono le false indicazioni ed inizii di gallerie in siti ove minerale
piritoso si diceva essersi trovato, mentre dall’andamento del giacimento,
messo posteriormente in chiaro, risultava non poteva incontrarsi. 11 giaci
mento era esternamente rappresentato da uno strato di pirite diretto in
massima Nord-Sud ed inclinato di 15° a 30° verso Est e Sud Est, di una
potenza sfumante dal basso verso l’alto da m. 1,20 a 0,15 e da uno
strato di roccia piritizzata inclinante invece verso Ovest o Nord Ovest,
per modo che i due strati minerali dovevano incrociarsi verso la parte cen
trale dei lavori aperti, e sono questi quattro o cinque gallerie nel braccio
0 strato rimontante all’Ovest ed una grande galleria in quello orientale.
1 lavori antichi si trovavano presso a poco nel punto di incrociamento
e si stava lavorando con una galleria a minor livello a ricercare il
proseguimento verso valle in basso del grande strato di roccia piritiz
zata, asserendoci che al piede del monte erasi trovato la traccia di questo
proseguimento, cosa assolutamente falsa. Una volta visitati, per quel
poco che si potè, i lavori antichi, a noi apparve manifesto l ’andamento
del giacimento e l’erronea direzione con cui spingevasi avanti la galleria
di ribasso ed è deplorevole che non siasi dato maggior peso alle osser
vazioni che noi allora facevamo nello interesse di più rapido utilizza-
mento della miniera. Dallo studio di allora risultava a noi il seguente
andamento che comunicavamo all’ amministratore incaricato della dire
zione dalla Società Dinamite, il signor Kerbacker. Si può considerare
questo come un giacimento di passaggio tra il
prepaleozoico inferiore
DEI-LA PROVINCIA DI TORINO
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