

in vai di Susa si collegano coi marmi di Orissolo ed Oncino nella valle
del Po.
Nella valle della Germanasca abbiamo il più forte sviluppo di questi
marmi. In essa possiamo osservare dette zone marmoree a Maniglia, a
Praly in regione
Bocciacorba,
alla Majera, alla Roccabianca tra Praly
e Faetto ; poi la zona a Nord sale al colle della lioussa tra Balma e
la valle del Sangone ed a Sud si manifesta a Rorà; ma più special
mente nel vallone della Giauna, nella comba dei Carbonieri; spezzata,
il suo allineamento è dato dalla relativa posizione dei lembi; giace sul
micaschisto e sul gneiss e porta in alto le formazioni serpentinose e
talcose. A Rocciacorba ha uno sviluppo .trasversale di mezzo chilometro
ed anche più, ed una potenza di 50 metri ; le masse sono fessurate in due
sensi Nord-Sud ed Ovest-Est, per cui si dividono in parallelopipedi ; gli
strati di m. 0.50 a m. 3.50 sono saldamente riuniti, quindi la divisione
nel senso della stratificazione è meno facile, e, siccome le fessure super
ficiali vanno obliterandosi nella massa, così è possibile ottenere anche
dei grossi pezzi. La struttura è fina ed omogenea ed abbastanza com
patta. Il colore è bianco o grigio con miscele bardigliacee. La strut
tura finamente granulare saccaroide cristallina si fa più lamellare nei
marmi di Faetto; le cave di Faetto sono assai antiche, trovandosi iscrizioni
datanti dal 1584, 1649, 1713; fu adoperato questo marmo per statue
e per gli ornamenti della facciata del palazzo Madama di Torino. A
Salza si escavò un bel bardiglio a linee sottili; la direzione degli strati
è Nord Ovest-Sud Est inclinanti a Sud Ovest. A Praly si ha un calcare
cristallino molto schistoso oltre al marmo bianco statuario, al grigio,
al bardigliaceo.
Non sarebbe inopportuno il cercare di dare nuova vita a questi ricchi
giacimenti marmorei con acconcie strade. È inutile dire che il calcare
d’inferiore qualità serve come pietra da calce e da costruzione, quando
non può servire da ornamentazione. Da pietra da calce servono i calcari
di Giauna, di Rorà in valle del Pellice, di Fenestrelle e di altre località.
3° Nelle formazioni
quaternarie
possiamo notare l’ oro nativo che
dicesi essersi stato trovato in pagliuzze nell’alveo del Chiamogna.
In appendice citiamo le seguenti acque minerali:
Bibiana. —
Acqua della Fontana della sanità
, ferruginosa, fredda ; a
Sud di Bibiana alle falde del poggio di Montersino.
Bricherasio. —
Acqua della Bassa del Vecchio,
acidulo-ferruginosa a
3 chilometri ad Ovest dal paese.
»
—
Acqua della Fontana di Barriè,
acidulo-ferruginosa; in lo
calità vicina alla precedente.
»
—
Acqua della Fontana di Frasa
, come le precedenti.
DELLA PROVINCIA DI TORINO
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