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A

nno

VII - N. 3-4

CONTO

CORRESTE COLLA POSTA

1927

(A n n o

V)

E D I T A A C U R A D E L M U N I C I P I O D I T O R I N O

LA CELEBRAZ IONE

DEL NATALE DI ROMA

La celebrazione della Festa del Lavoro,

che ricorre il XXI Aprile, Natale di Roma,

si è svolta quest’anno in una gloria di sole

e di fervido entusiasmo. L ’imponente adu

nanza dei Sindacati e delle Associazioni

fu effettuata lungo il corso Massimo d Aze­

glio per un lunghissimo tratto fin oltre il

castello del Valentino, prolungandosi per il

corso omonimo al di là di via Madama Cri­

stina.

La sfilata dell’interminabile corteo, alla

teSTa del quale era il Segretario generale

dell'Ufficio dei Sindacati Prof. Do» Ric­

cardo Del Giudice, attorniato dai suoi co!-

laboratori durò per qualche ora lungo cor­

so Vittorio, Piazza Carlo Felice e via Ro

ma. in mezzo a due fitte ali di cittadini che,

a capo scoperto, salutavano romanamente.

Le colonne, inquadrate in rigorosa for­

mazione militare, man mano giungevano

in piazza Castello, rendevano omaggio, col

saluto romano, alle Autorità ed alle alte

gerarchie del Partito e della Milizia che

gremivano le finestre ed i balconi della P re ­

fettura.

Terminata, dopo circa due ore. la sfilata.

il colonnello Carlo Di Robilant, Segretario

della Federazione Provinciale Fascista, ac­

colto da grandi applausi portò il saluto del

Partito.

<( Camerati, lavoratori — egli disse — il

21 aprile di quest’anno non è soltanto il

giorno consacrato alla festa del lavoro ma

segna una data che rimarrà memorabile

nella storia della nostra Nazione, perchè

in essa viene emanata la Carta del lavoro,

questo documento veramente nuovo che

immette gli operai e i datori di lavoro nella

compagine della Nazione operante e che si

impone a ll’attenzione di tutto il mondo.

« II Fascismo inquadrato nelle sue mera­

vigliose organizzazioni agita in questa gior­

nata radiosa in tutta Italia i suoi gagliardetti

accanto a quelli dei sindacati. Questo è il

Littorio !

« 1 fascisti di Torino e della sua provin­

cia vi salutano, camerati e lavoratori nel

nome del Duce che innalza la sua gigante­

sca figura sul mondo intero e si uniscono a

voi in una affermazione di volontà, di fede,

di certezza >>.