

Hierosolima\ a sinistra: Sansone che ft
strage in Ascalona colle iscrizioni : Qui
ambulat fraudulenter, reVelat arcana e Suo
limi pernicie. commissum sibi secretimi
panili! Sampsonis uxor.
Sotto il fregio, le pareti presentano ri
quadri di colore avana con oro ; bel camino
con specchiera: molti ritratti di Casa Sa
voia sono appesi ai muri : Elisabetta I eresa
di Lorena moglie di Carlo Emanuele
111
Carlo Felice, Carlo Emanuele
111
Clotilde
di Francia moglie di Carlo Emanuele I\.
Maria Teresa di 1oscana moglie di Carlo
Alberto. Vittorio Amedeo III. \ittorio A
medeo 1!. Vittorio Emanuele I. Carlo Ema
nuele IV .
Dalla sala delle Congregazioni si pass i
nella sala del Consiglio Magnifico ne è il
soffitto a cassettoni dorati : nel mezzo un
grande dipinto rappresenta il Concilio ce
leste descritto nell’Apocalisse con 1iscri
zione : Ego, Sapientia habito in consilio:
le pareti sono coperte da un prezioso da
masco rosso : al fondo della sala si apre la
tribuna a due piani, con sculture di legno
dorato: sopra due porte, bei dipinti, in uno
dei quali si vede un autore che offre al re
gnante un libro su cui sta scritto: .‘lugu-
sta 1aminorimi ; nell’altro pure 1offerta di
un libro ad un guerriero.
A sinistra della sala dei marmi si trova
(niella magnifica detta della Giunta o del
Miracolo del SS. Sacramento. Il soffitto '*
tutto coperto da buone pitture; entro un ot
tagono centrale è rappresentato il vescovo
Ludovico di Romagnano che riceve nel ca
lice l’Ostia consacrata miracolosamente le
vatasi in alto. Negli angoli del soffitto sono
dipinte altre composizioni relative al mira
colo. Un alto fregio dipinto gira sulle pa
reti, sotto il soffitto, analogamente a quel
lo già descritto. Per ogni parete sonvi due
scene a colori, tra le quali stanno figure al
legoriche trattate in chiaroscuro, cioè la
Verità collo specchio: la Giustizia colla
spada e colla bilancia, la Fede con la croce
ed il calice; la Carità (?) con un frutto in
mano: agli angoli della sala puttini in vari
atteggiamenti. L.e otto composizioni figu
rate rappresentano le varie scene del mira
colo. tra cui il furto dell’Ostensorio messo
in un sacco: l’Ostia miracolosa che s’in
nalza dal sacco caricato sul mulo caduto,
colla data (> giugno
il vescovo sotto
il baldacchino che porta il calice con l’Ostia
in mezzo al popolo; il vescovo che porta
l’Ostia alla cattedrale: la costruzione della
chiesa del Corpus Domini (?); alcune d«
queste pregevoli composizioni sono assai
annerite, però in genere il loro effetto deco
rativo è notevole. Le pareti della sala sono
coperte da eleganti tappezzerie di tessuto •.
variati disegni di foglie e melograni : un
superbo camino barocco in marmo bardi
glio con ornati di bronzo, tra cui la testa
taurina, campeggia in mezzo ad una pa
rete.
Dalla sala della Giunta, attraverso un
vestibolo, si riesce nel Gabinetto del Pode
stà. sobriamente decorato.
Non è qui possibile indugiare oltre sugli
altri ambienti del palazzo, che subì in va
ne epoche le più svariate modificazioni ed
ampliamenti, in relazione allo sviluppi dei
servizi. Piuttosto, per far conoscere Io
stile
di Francesco I anfranchi. mi pare opporti!
no ricordare altre sue pregevoli architetti!
re. Ricordo la chiesa della V isitazione in
1 orino, all’angolo di via XX Settembre c
via Arcivescovado. Essa venne comple
tata nel 1661 su disegni del Nostro, quan
tunque qualche autore l'attribuisca erro
neamente al conte Amedeo di Castella-
monte. E ’ la più completa e forse la
migliore delle sue opere conosciute. Bel
lissimo ne è il variato prospetto coi ric
chi stucchi seicenteschi, sopra il quale la
cupola torreggia, nascosta entro un tam
buro cilindrico; la pianta
è
a croce gre
ca. ti|M> preferito dal L^anfranchi ; le brac
eia laterali della croce sono costituite da
due mcchioni entro cui sono allogati ricchi