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IL CONCORDATO TRA LO STATO
E LA SANTA SEDE
L ’ 11 febbraio, nel Palazzo Apostolico
Lateranense venivano firmati da S. Em. il
Cardinale Gasparri, plenipotenziario del
Sommo Pontefice e da S. E. il Primo Mini
stro e Capo del Governo, Benito Mussolini,
plenipotenziario di S. M. il Re d’ Italia, un
trattato politico che risolve ed elimina la
« Questione Romana », un concordato inte
so a regolare le condizioni della Chiesa e
della Religione in Italia; ed una conven
zione che sistema definitivamente i rapporti
finanziari fra la Santa Sede ed il nostro
Stato in dipendenza degli avvenimenti del
1870.
La notizia di questo accordo, il quale
chiude in modo felice l'increscioso dissidio
che perdurava da 59 anni, fu accolta da par
te di tutti gli Italiani con vibranti manife
stazioni di plauso e di giubilo, che ebbero
a Torino larga risonanza.
La sistemazione dei rapporti tra il nostro
Governo e la « Città del Vaticano » (tale il
nome che assumerà il territorio della Sovra
nità Pontificia) costituisce una nuova gran
dissima benemerenza della lungiveggente,
geniale politica praticata dal Duce del Fa
scismo il cui successo è stato accolto con
unanimità di commenti dalla stampa del
mondo intero.
Torino, si unì con schietto animo alle di
mostrazioni di esultanza nazionale.
Il nostro Podestà così telegrafava a S. E.
Di Bernezzo, Primo aiutante di campo di
S. M. il Re :
« Prego Vostra Eccellenza rendersi inter
prete presso T Augusto Sovrano della inef
fabile gratitudine ed esultanza di Torino per
il miràbile avvenimento che illumina di
nuova imperitura gloria il faustissimo Suo
Regno ».
A l Capo del Governo ed a S. Em. il Car
dinal Gasparri lo stesso Podestà inviava i
seguenti telegrammi :
«
Eccellenza Benito M” **nlini,
Roma. —
Compiacciasi Vostra Eccellenza accogliere
sentimenti esultante ammirazione e devo
zione di questa città per odierno storico
evento che compiesi per gloriosa di Lei
opera ».
« Sua
Eminenza Cardinale Gasparri, Se
gretario di Stato, Santa Sede,
Roma. — De
pongo ai piedi del Santo Padre l'omaggio
esultante di questa città il cui profondo sen
timento religioso si esalta per odierno fau
stissimo evento».
Nel pomeriggio di domenica 17 febbraio,
per iniziativa dell’ Arcivescovo Cardinale
Gamba, che aveva pubblicato all’ uopo un
nobile appello, si celebrò nella Cattedrale di
S. Giovanni un solenne
Te Deum
di rin
graziamento per la raggiunta conciliazione.
Una folla imponente si addensava sulla
piazza, mentre le autorità cittadine, gli in
numerevoli stendardi delle Associazioni,
dei Gruppi rionali fascisti e degli Istituti
scolastici prendevano posto nell*interno del
Tempio insieme con numerose rappresen-
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