

1 Podestà espresse pure l ’omaggio suo
e
della cittadinanza a tutti i Reali Principi,
agli illustri Concittadini grand’ ammiraglio
Thaon di Revel, S. E. Boselli, S. E. De
Vecchi di Val Cismon, al gr. uff. Arnaldo
Mussolini, alle Associazioni dei Combatten
ti, dei Mutilati e delle Madri e Vedove dei
Caduti, a S. E. il Prefetto, a S. E. il Gene
rale d’Armata ed ai Comandanti del Corpo
d’Armata e della Milizia, al Governatore
di Roma, ai Podestà delle maggiori città
consorelle ed ai Podestà dei Capoluoghi del
Piemonte, ai Presidenti dei Sindacati e del
le Federazioni Fasciste.
Egli volle ancora rendere omaggio, a no
me della Città di Torino, alle salme di Casa
Savoia, deponendo una corona di fiori fre
schi sui Reali Sepolcreti di Superga.
In pari tempo si recò al Cimitero Gene
rale a deporre una corona di alloro sul cam
po dei Caduti in guerra, ed altra corona sul
le tombe dei Martiri Fascisti.
11 Podestà ricevuto da S. M. il Re e
da
5
.
5. il Papa
Il conte Paolo Thaon di Revel, fu ricevu
to in udienza, il 26 febbraio, da S. M. il
Re, che si compiacque intrattenerlo in lun
go e cordiale colloquio, interessandosi vi
vamente alle principali questioni cittadine.
Nella giornata stessa, insieme al Segre
tario Federale barone Basile, si recava al
Ministero degli Interni, dove conferiva con
S. E. Bianchi su i problemi di maggior ri
lievo, riguardanti la nostra città.
Il 27 corrente veniva ricevuto in privata
udienza dal Pontefice.
L ’udienza, svoltasi nella biblioteca pri
vata di S. Santità, durò una ventina di
minuti.
Il Santo Padre accolse con grande affa
bilità il conte Thaon di Revel, già a lui noto
attraverso le tradizioni della sua nobile fa
miglia. La squisita cordialità del Pontefice
dovevasi anche alla circostanza che Egli,
quando fu semplice sacerdote, era legato da
vincoli di amicizia con lo zio del Podestà,
generale di Revel, allora comandante il
Corpo d ’Armata di Milano, poi Ministro
del Re ed insignito del Gran Collare del-
l 'Annunziata.
Nel corso della conversazione il S. Padre
si degnò di ricordare come il generale fosse
stato un fervente sostenitore della concilia
zione fra l’ Italia ed il Vaticano. Si interes
sò ancora dei nostri concittadini, dèi quali
disse di apprezzare la fede ed il sentimento
di pietà che li anima. Alla fine dell’ udienza
ha benedetto il visitatore, la sua famiglia
ed i torinesi.
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