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supremo Istituto militare, provvide spe
cialmente lo zelo del generale Carlo Porro,
che tenne il governo della Scuola dal 1906
al 1911.
Con insistenza illuminata Egli riuscì a
persuadere il Ministro della guerra e il Sin
daco di Torino, senatore Secondo Frola, ad
un accordo, che agevolò il compimento di
un’ impresa, che aveva sempre incontrati
gravi ostacoli finanziari.
Fu costruito il palazzo sopra un’ area am
pia e pressoché rettangolare lungo il corso
Vinzaglio in prossimità della grande via
Cernaia, sul terreno dell’antica cittadella
di Torino, anzi, come si ebbe a riconoscere
negli scavi, proprio sopra la galleria in cui
Pietro Micca, soldato eroe, il 29 agosto del
1706 immolava la sua vita alla salvezza
della patria. Così il nuovo edifìzio poggia
sopra un terreno consacrato dall’eroismo
P o r t o l e d e l l a S c u o l a d i G u e r r a
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militare, simbolo degli intenti morali della
Scuola di guerra.
Costruito senza lusso, ma in risponden
za ai bisogni della Scuola, per ampiezza e
quantità di aule capace di maggior numero
di insegnanti e di allievi, il nuovo palazzo
fu degna sede del nostro Ateneo militare,
gli permise di esplicare più largamente la
sua alta missione, e fornì anche il mezzo
a nuove iniziative dirette a diffondere ed
elevare la cultura dei nostri Ufficiali.
Dopo 44 anni di fiorente vita intellettua
le, sebbene trascorsa in disagiata sede, la
Scuola di guerra, ricorrendo il cinquante
nario della proclamazione del Regno d’ I
talia, iniziava nel 1911, col nuovo edifìzio
un altro periodo della sua esistenza, che.
ispirandosi agli intenti fondamentali del
l'istituto, ed alle nobili sue tradizioni, ne
svolse più ampiamente ed efficacemente il
programma.
La nuova sede, inaugurata solennemen
te l’ I l novembre 1911, giorno natalizio di
S. M. il Re Vittorio Emanuele Ili, ampia
e comoda, veniva man mano sistemata nel
le complesse sue parti, nell’arredamento e
nella biblioteca, come pure nel cortile tras
formato in giardino durante l ’anno 1912.
Trascorsero appena tre anni dal suo
compimento, che l’edifizio fu disertato da
gli Ufficiali Insegnanti ed Allievi, chiamati
dalla voce della Patria a combattere l'ul
tima aspra guerra di redenzione nazionale.
Durante la guerra, dal 1915 al 1919 il
nuovo palazzo fu adibito ai più svariati ser
vizi, indispensabili ai bisogni del Presidio
e alle esigenze della guerra, che resero ne
cessaria, a guerra finita, una nuova siste
mazione della sede, per poterla restituire
integra allo scopo cui era destinata.
La Scuola si riaperse il 24 novembre
1919 con intento provvisorio di integra-
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