

ir*.: * * i. s
h t
"
h
*
t
::
i
. » .
a
.
i l i
nel « Bollettino Ufficiale ». Gli altri sono
rinviati subito ai Corpi per cura del Coman
do della Scuola.
IV. Ordinamento degli studi della
Scuola di Guerra
L ’ordinamento degli studi della nostra
Scuola di guerra non si allontanò dal suo
modello
Kriegsakodemie,
ma subì anch’es-
so in 60 anni frequenti modificazioni, diret
te a meglio raggiungere l ’ intento fonda-
mentale dell’istituto. E’ bene però rilevare
che la Scuola fu fin da principio più appli
cativa della stessa
Kriegsakodemie.
Ad at
testare questo proposito, sarà opportuno ci
tare alcuni periodi delle istruzioni generali
date al Corpo insegnante da uno degli emi
nenti comandanti della Scuola, il generale
Corei :
«
1
jnetodo d’ istruzione più confacente
allo scopo ed al carattere di questa Scuola
essenzialmente professionale, per le mate
rie militari in ispecie, è quello che più di
rettamente conduce ad utilità pratica, vale
a dire il
metodo applicativo.
Sarebbe un
falso indirizzo quello che sotto colore di su
blimità di studi, portasse questo Corso a
spaziare nel campo delle teorie e delle astra
zioni ed assuefacesse coloro che lo seguo
no a divagare in elucubrazioni scientifiche
e in sottigliezze e discussioni accademiche
o critiche. La Scuola di guerra deve essere
fonte di virtù operativa, di attività feconda,
e non di verbosa ed oziosa scientificheria.
Quindi sobrietà, semplicità, chiarezza di
dottrine e frequenza e varietà d’esempi, sia
storici, sia ipotetici, e d’applicazioni : lavo
ro
pratico
quanto più possibile con fonda
mento teorico, da cui si prendano le mosse
ed a cui si ricorra con rapidi riguardi ».
Nell’applicazione di questi concetti fon
damentali s’ebbero molte variazioni nel-
varsi dal prospetto delle materie d ’ insegna
mento fornito dai regolamenti del
1871,
1888, 1894, 1899
e
1911.
Chi però esamini
diligentemente i vari programmi e ne isti
tuisca il paragone, si accorgerà facilmente
che nelle materie militari vi furono bensì
mutamenti di titolo e trasposizioni rei corsi,
ma sostanzialmente rimasero le stesse, os
sia : topografia applicata agli usi militari,
organica, tattica, logistica, armi e tiro, for
tificazione, guerra di fortezza, arte militare
navale, comunicazioni, geografia e storia
militare.
Ondeggiamenti ed esitazioni si ebbero in
vece più gravi per lo studio delle scienze
matematiche e naturali, che tennero nei
programmi del 1871 un posto così notevole
da occupare sei cattedre :
analisi finita e
geometria descrittiva, trigonometria, geo
desia, fisica, geoio
"•*' -
mineralogia, chimi
ca.
Man mano che meglio si chiariva il con
cetto della Scuola di guerra e meglio se ne
delineava il suo carattere pratico con intenti
militari, si eliminarono dai programmi dap
prima le matematiche, di poi le scienze na
turali.
Nello studio delle lingue si mantennero
costantemente la francese, obbligatoria per
tutti, la tedesca e l ’ inglese con facoltà di
scelta. Nel periodo critico della colonia eri
trea s era pure istituito un corso libero di
lingua araba, che venne di poi sostituito
dalla lingua russa, messa alla pari, con di
ritto di scelta, delle lingue inglese e tede
sca. L ’insegnamento delle lettere italiane
fu sempre contrastato, parendo che gli al
lievi di un istituto sì elevato non dovessero
abbisognarne, onde frequenti i rimaneggia
menti di programma fino alla soppressione
col regio decreto 25 gennaio 1888. Nel 1894
si ristabilì sotto forma di conferenze sulla
storia della letteratura italiana, ma nel 1899
anche queste vennero tolte dai programmi
l’ordinamento degli studi, come può rile- dell'istituto.
f lH H H