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ami il suo glorioso parlare non può non ammi
rare e amare in Lui il coscienzioso artista e l’uo
mo onesto, il poeta delicato dalla fluida vena
che alla nostra letteratura e per la nostra lette
ratura ha molto dato senza mai chiedere per
sè...
(p. r.)
Louis BATIFFOL :
La Duchessa di Chevreuse
(
Ma
ria di Rohan).
Traduzione di Amilcare Loca-
telli. Milano, Edizioni « Corbaccio », 1929,
pagg. 317, con dodici tavole fuori testo. L. 18
La bella collezione storica di « Corbaccio
»
va ogni giorno sempre più arricchendosi di la
vori veramente pregevoli : e degnamente testi
monia di quanto fa in questo campo l’ Italia ac
canto alle altre Nazioni, e alla Francia in ispecie
che nelle biografie
romanzate
eccelle, anche per
quanto riguarda la correttezza e la eleganza del
le edizioni.
Messa su questa strada la collezione sta di
ventando una galleria meravigliosa delle più in
teressanti figure della storia, piacevole alla let
tura, spesso originale nel contenuto.
Ecco ora una vita di Maria di Rohan, che il
Batiffol ha scritta in francese e che il Locatelli
ha tradotta in uno stile scorrevole e vario, senza
cadere nel difetto comune a troppi traduttori di
plasmare il periodo italiano sul testo da tradur
re : così bene è riuscito il Locatelli in questa sua
autonomia di fronte al testo che, leggendo la sua
traduzione, pare di leggere un lavoro originale
italiano.
Anche neU'aspett* tipografico, nella scelta
delle tavole fuori testo, nella accuratezza della
loro riproduzione, nella finezza dei fregi, la nuo
va fatica di « Corbaccio » è degna di attenzione
e di lode.
Il contenuto intrinseco del libro non porta però
nulla di nuovo. Dai tempi del Dumas padre
(Louis XIV et son sièclc)
alle più recenti biogra
fie del cardinale di Retz e del Mazzarino (la pri
ma pubblicata in Francia, la seconda in Italia
dal Bocca) la figura della di Rohan, duchessa di
Luynes prima e di Chevreuse poi. è stata diret
tamente e indirettamente più volte studiata. Me
rito del Batiffol è di averne fatto oggetto di una
ricerca condotta con nuovi criteri, con diretto
esame delle fonti, con ampio sussidio di citazio
ni e di raffronti dei contemporanei, mantenendo.
ciò non ostante, al suo racconto un’andatura spi
gliata che interessa e convince.
Luigi XIII, Anna d ’Austria, Maria De Medici.
Luigi XIV ai primordi del regno, Richelieu, Maz
zarino, il cardinale di Retz, tutte !e più note e si
gnificative figure della Francia dal 1600 al 1670
passano come in uno schermo, con le loro debo
lezze, con le loro scaltrezze, con le loro passio
ni, osservate dal punto di vista della Chev euse,
posta al centro, animatrice e protagonista di tut
ta una matassa di intrighi inestricabili e di cospi
razioni. Bellissima, conscia della irresistibile for
za del suo fascino, leggera, mutevole, la duches
sa fu l’incubo continuo di Re, di Regine, di mi
nistri e diplomatici e in certi momenti rappresen
tò una effettiva potenza pari a pari con i più alti
poteri dello Stato. In Lorena, in Spagna, in In
ghilterra ebbe amici e ammiratori innumerevoli
e riuscì per loro mezzo a determinarne la poli
tica estera per influire indirettamente sulla Corte
di Francia.
La sua vita è tutto un romanzo, e il Batiffol sa
trame abilmente partito per presentarla in primo
piano, su lo sfondo movimentato dei suoi tem
pi, con sicurezza di tocco e con sobrietà di effet
ti : interessante è il suo studio anche per i par
ticolari che vi si intravedono circa la vita privata
delle grandi famiglie francesi del seicento.
In conclusione, dunque 1ìV>m piacevole, ben
costrutto anche se non nuovissimo, fatto con se
rietà d intenti anche se non condotto con scopi
e metodi esclusivamente scientifici, che nel suo
complesso fa onore a chi l’ha scritto, a chi l’ha
tradotto e a chi l’ha stampato.
0>.
r.)
Una nuooa iniziativa formiggmiana :
L e Guide
Radio L iriche.
Grande è l'impulso che alla divulgazione della
cultura musicale hanno dato i vari apparecchi
per la riproduzione dei suoni, sempre più mera
vigliosamente perfetti; grandissimo quello che ha
già dato la Radio, sebbene essa sia ancora agli
inizi di smisurati sviluppi.
L’udire concerti di esecutori insigni e rappre
sentazioni teatrali di prim’ordne era sempre sta
to concesso a pochi privilegiati residenti nelle
grandi città e ben provvisti di mezzi di fortuna.
Ora un immenso tesoro di suoni e di canti è alla
portata di tutti, anche di coloro che vivono sper