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CITTÀ DI TORINO,
Carta Tecnica Comunale
, Quadranti n. 155 12 3 e 156 12 2, tavv. n. 14 e 15 (riprodotta in scala 1:25000).
PERIMETRO
Via Rubiana, corso Trapani, linea ferroviaria Torino-Modane, confine comunale di Grugliasco (parte di strada della Pronda), corso
Francia.
FORMAZIONE
ORIGINE E SVILUPPO
A mezzogiorno dello stradone rettilineo da Torino a Rivoli (corso Francia), il piccolo borgo si sviluppa intorno alla chiesa parrocchiale,
eretta nel 1712 sul sito di un precedente edificio del XII secolo, in un territorio prettamente agricolo, ricco di acque e di cascine. Sul
finire dell’Ottocento la creazione della ferrovia per Rivoli lungo l’asse viario principale incentiva l’insediamento, residenziale e di
attività legate alla
Polveriera della Tesoriera
, di fronte alla omonima villa al di là del corso.
Lo sviluppo definitivo del borgo avviene poi a seguito della pianificazione esterna alla prima cinta daziaria (1853): dapprima con quella
per “la regione di San Paolo” e poi con il piano regolatore generale (1906-1908) e successive varianti. Il vasto territorio interessato,
compreso fra le borgate Ceronda e San Paolo a levante, la ferrovia Torino-Modane a sud e la nuova cinta daziaria a ponente, viene
suddiviso da grandi arterie che presiedono alla lottizzazione, per la residenza e per le attività produttive.
Nei primi tre decenni del XX secolo, mentre si diffonde l’insediamento misto tra abitazioni, laboratori artigianali e piccole fabbriche,
il sorgere di grandi complessi industriali (basti citare i complessi delle officine Viberti, della Capamianto) e la grande rimessa delle
Tranvie municipali divengono l’elemento polarizzante dello sviluppo in tutta l’area borghigiana.
Anche il settore esterno alla cinta daziaria del 1912 è però interessato dall’insediamento di attività industriali (come la Venchi Unica),
il che provoca una spinta dell’urbanizzazione sino ai confini comunali, più decisa di quella interna alla linea daziaria.
SISTEMI ED ELEMENTI GIÀ SEGNALATI COME CARATTERIZZANTI
Nell’individuazione di
Beni architettonici ambientali
(1984) preliminare allo studio del Piano Regolatore di Torino poi non realizzato,
rientrava nella perimetrazione attuale del borgo (tranne per il piccolo settore a est, oltre via Rubiana, in borgata Cenisia) l’ambito
Via
Bardonecchia
, delimitato da corso Francia, via Cristalliera, via Bardonecchia, via Rubiana, via Frejus, via Borgone, via Bardonecchia,
corso Montecucco (con esclusione di un’area interna), era segnalato come «di interesse ambientale e documentario».
L’ambito, caratterizzato da tessuti aggregativi residenziali dei primi decenni del Novecento e dalla presenza di aree industriali, non è
stato assunto tra gli elementi di valore storico ambientale, sia nello studio preliminare
Qualità e valori
(1992) sia nel P.R.G. di Torino
(1995), perchè i suoi valori storico-ambientali ne risultavano troppo compromessi.