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Sul territorio riconducibile all’antico borgo Pozzo Strada si ritrovano tracce puntuali, spesso isolate nella propria fisionomia, di quei

fabbricati che ne definivano l’immagine in tempi passati. Si tratta di un edificato minuto, inizialmente con fattezze architettoniche

essenziali, legate ai caratteri edilizi rurali; un edificato che, da fine Ottocento e nei primi decenni del secolo successivo, ha mantenuto

la sua dimensione contenuta (generalmente di due piani d’altezza) ma ha arricchito gli aspetti compositivi e decorativi del costruito,

adottando i caratteri stilistici in voga in quel periodo. Piccole case, villette o palazzine, nonchè edifici di servizio, sono oggi dislocati

all’interno di una struttura urbana mista di una zona semiperiferica, la cui immagine complessiva risulta essere la sommatoria di

inteventi edilizi che, nel corso del Novecento, hanno strutturato una nuova zona della città, inglobando l’edificato più remoto, tipico

dei territori rurali della prima fascia extraurbana.

Gli edifici più interessanti, in quanto hanno mantenuto i caratteri tipologici più significativi, si trovano anzitutto nell’area gravitante

sullo storico asse dell’odierna via Bardonecchia, asse attorno al quale si era costituito a inizio Novecento un consistente aggregato

edilizio. Un’altra zona in cui si ritrovano tracce dell’origine borghigiana è quella incentrata su via Rubiana, nel settore nord-orientale

entro la perimetrazione di borgo Pozzo Strada, in stretta connessione con altri nuclei circostanti, come quello di via Cristalliera, o

quelli al di là di corso Trapani, inseriti rispettivamente entro i perimetri di borgata Cenisia e di borgata San Paolo, accomunati dalla

stessa concezione urbanistica e architettonica.

Al di là del settore compreso tra corso Francia a nord, via Bardonecchia e corso Peschiera a sud, e corso Trapani a est, si rileva che gran

parte dell’area compresa entro la perimetrazione di Pozzo Strada è ormai costituita da un tessuto urbano in cui prevalgono palazzi

con caratteri volumetrici e stilistici moderni, costruiti soprattutto negli anni sessanta e settanta del Novecento. Tali edifici occupano

spesso un intero isolato con un’impostazione planimetrica libera da schemi precostituiti che non sempre predilige l’affaccio su

strada, secondo una concezione dell’impianto urbano in aperto contrasto con quella tradizionale dei periodi antecedenti.

Una diversa immagine ambientale è fornita invece dal settore compreso tra il confine comunale e il corso Brunelleschi, sviluppato

lungo l’antico tracciato della cinta daziaria del 1912, oggi via De Sanctis: un’area di periferia del tutto anonima per la casualità con

cui si accostano costruzioni più recenti ai rari edifici di inizio Novecento, molti dei quali trasformati, conservandone talvolta solo

l’impostazione volumetrica primitiva.

RILIEVO URBANO

Via Pozzo Strada, nel tratto compreso tra i corsi Francia e Peschiera, è caratterizzata dalla presenza di palazzine di inizio Novecento, la cui minuta

dimensione viene percettivamente enfatizzata dal confronto con il contorno urbano, connotato da alte palazzate. La strada ha conservato una

dimensione ambientale che riporta a tempi passati anche grazie alla presenza delle alberature e degli affacci su strada dei giardini pertinenziali.