Farmacia Almasio
Farmacia dei primi anni post-unitari situata sotto i portici di Piazza Statuto all'angolo con via Manzoni, è coeva alla creazione della piazza; conserva pressochè intatti l'arredo, strumentari e suppellettili originali.
1. Cenni storici
La storica Farmacia Agostino Paglieri & Eugenio Almasio esiste come attività dal 1856, prima ancora della realizzazione della piazza su cui si apre, disegnata nel 1864. Qualche anno dopo, nel 1868, il farmacista Giovanni Ferrero veniva autorizzato a realizzare il progetto degli arredi esterni.
2. Arredi, accessori e attrezzature
La Farmacia è oggi costituita da un locale di vendita , con pavimentazione piastrellata che conserva gli arredi storici in legno, da un vano adiacente adibito a laboratorio e magazzino, e da due locali interrati nei quali sono conservati molti oggetti della farmacia storica e un vecchio bancone. In origine la farmacia contemplava un terzo locale a piano terreno, poi venduto. Una tipica scala a chiocciola in ghisa permette l'accesso dal piano terreno ai locali sottostanti. I serramenti in legno delle vetrine che si affacciano sul sottoportico sono stati sostituiti in anni recenti con nuove strutture e vetri antisfondamento. Due finestre con vetri policromi si affacciano sulla via Manzoni.
Il locale vendita, piuttosto profondo, è rivestito con continuità dalle scaffalature ottocentesche in legno di noce: appoggiati su credenze chiuse da ante alternate a cassetti, parte degli scaffali sono a giorno, parte sono chiusi da doppie ante in legno lavorate con modanature lineari; gli angoli sono sottolineati da elementi a foggia di colonna scanalata. Sulla sinistra della parete di fondo, una cassettiera verticale era adibita ad ospitare i messaggi che si scambiavano i medici, i farmacisti ed i pazienti sulle prescrizioni e sulla preparazione dei farmaci.
L'elemento di maggiore interesse è certamente il bancone in noce a emiciclo con piano in marmo di Carrara, terminante alle estremità con due mensoline a semicerchio sostenute da braccio a voluta. Il basamento si compone di tre campi divisi da sottili colonne in legno tornito: sul pannello centrale un bassorilievo riproduce un vaso da farmacia attorniato da decorazioni a racemi fogliati e serpi, simboli dell'attività farmaceutica.
Numerosi oggetti della vecchia farmacia sono conservati nei locali: vasi e boccette, etichette e ricette di unguenti, vasi del corredo originario in ceramica dipinta, boccali e albarelle di Albissola e di fabbricazione lombarda e francese. Un mortaio in bronzo, con iscrizione e manici a protome zoomorfa è collocato su base di legno.
Bibliografia
- Ronchetta, Chiara (a cura di), Le botteghe a Torino: esterni e interni tra 1750 e 1930, Centro studi piemontesi, Torino 2001 , pp. 118, 192, 265 n. 44
- Ronchetta, Chiara, Guida alle botteghe storiche di Torino, Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, Torino 2005 , n. 1, p. 60
- Ronchetta, Chiara (a cura di), Le botteghe in Piemonte: esterni e interni tra 1750 e 1930, Centro studi piemontesi, Torino 2008 , n. 242, p. 110
- Ronchetta, Chiara (a cura di), Le botteghe a Torino: esterni e interni tra 1750 e 1930, Centro studi piemontesi, Torino 2008 , pp. 116, 188
Fonti Archivistiche
- Legge Regionale 4 marzo 1995/n. 34 “Tutela e valorizzazione dei locali storici” catalogo Guarini Piemonte, presso CSI Piemonte, Costanzo P./Delpiano P., scheda n. R0154681 e Allegati
Fototeca
Ente Responsabile
- MuseoTorino, 2017