Edoardo Romanelli (1893-1945)
Sappista e impiegato come tecnico alla Wamar, partecipa agli scontri insurrezionali dell’aprile 1945 nel corso dei quali è gravemente ferito. Muore il 15 maggio 1945. Lo ricorda una lapide in corso Vigevano 48.
Nato a Casale Monferrato il 28 febbraio 1893, si trasferisce a Torino andando ad abitare in via Nicola Fabrizi 112, in Borgata Parella. Impiegato come tecnico al Biscottificio Wamar, milita nella 23 ° Brigata Sap attiva nel IV settore cittadino. Nei giorni insurrezionali è impegnato a difendere lo stabilimento dagli attacchi delle forze nazifasciste. Il 27 aprile, nel corso di uno scontro a fuoco tra sappisti , militari tedeschi e soldati fascisti è ferito gravemente. Muore pochi giorni più tardi, il 15 maggio. Una lapide posta sui muri della fabbrica dolciaria, in corso Vigevano 48, ne ricorda il sacrificio.
Bibliografia
- Adduci, Nicola - Boccalatte, Luciano - Minute, Giuliana, Che il silenzio non sia silenzio. Memoria civica dei caduti della Resistenza a Torino, Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” - Città di Torino, Torino 2003 , p. 49 Vai al testo digitalizzato
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