Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Bagni pubblici di via Agliè

Edificio dei bagni pubblici del quartiere, attualmente anche sede di un centro interculturale che organizza mostre d’arte, mostre fotografiche, eventi per l’integrazione urbana e territoriale, contest di cucina internazionale.


VIA AGLIE' 9

Inaugurazione: 1956

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Indice

Categorie

  • associazione culturale | bagno pubblico

Cronologia

1956 apertura del bagni di via Agliè
1990 chiusura dell’attività
2005 riapertura dei bagni
2008 nasce il centro culturale

I bagni pubblici municipali di via Agliè sono stati aperti nel 1956 in sostituzione dei preesistenti bagni ricavati negli anni Trenta da uno degli ex casotti del dazio di piazza Crispi (quello posto dal lato dell’attuale banca, l’altro era utilizzato dal vigili urbani di zona), chiusi causa demolizione dei casotti stessi al fine di allargare la sede stradale dei corsi Novara e Vigevano.
I bagni di via Agliè furono dotati sia di docce che di vasche; la presenza di bagni pubblici in Barriera di Milano era ancora un’esigenza molto sentita, dal momento che la stragrande maggioranza delle abitazioni del quartiere erano prive di bagno: si trattava infatti quasi sempre di case da reddito di ringhiera, di un unico proprietario, con il solo gabinetto sul balcone. Solo a partire dagli anni Settanta, con il frazionamento delle case, gli alloggi vengono dotati via via di bagni interni. Gradualmente diminuisce quindi l’utenza dei bagni fino a che, nei primi anni Novanta, il Municipio ne delibera la chiusura.
Il massiccio arrivo di immigrati stranieri nel quartiere, a partire dai primi anni Duemila, e il problema del sovraffollamento degli alloggi, fanno tornare l’esigenza dei bagni pubblici. Su pressione della Circoscrizione 6 il Municipio li riapre nel 2005, affidandone la gestione a cooperative sociali. Attualmente (2011) i bagni di via Agliè sono affidati alla cooperativa Liberitutti tramite il consorzio di cooperative sociali Kairos.
Dal 2008 i bagni diventano anche un punto di aggregazione interculturale ormai riconosciuto in tutto il quartiere.

Ente Responsabile

  • Officina della Memoria