Scheda: Tema - Tipo: Cultura e istruzione

Festività scolastiche

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Variabili a secondo del periodo storico, le festività scolastiche hanno da sempre scandito il calendario di intere famiglie e sono state quindi strumento di “potere” ideologico.

 


Inizio: XIX Sec. (1800-1899)

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Il calendario delle festività nazionali e per tanto anche quello delle festività scolastiche ha subito nel corso della storia numerose modifiche, apportate sia sulla base degli avvenimenti che in relazione agli ideali dei poteri che si sono succeduti.
Nella seconda metà dell’Ottocento le feste nazionali istituite dalla monarchia sono: la festa dello Statuto Albertino, celebrata la prima domenica di giugno, l’anniversario della Breccia di Porta Pia, celebrata il 20 settembre e il compleanno di S.M. il Re Vittorio Emanuele III, festeggiato l’11 novembre.
Con l’avvento del fascismo il calendario cambia, e si moltiplicano le ricorrenze laiche dello Stato. Non tutte le festività stabilite precedentemente si prestano infatti ad essere incorporate nella liturgia fascista, ragion per cui sono abolite le giornate festive del 20 settembre e del 1 maggio (festa del lavoro).
In compenso sono introdotte:

- la “Festa della Vittoria”, istituita nel 1922 e celebrata il 4 novembre, in occasione dell’anniversario della vittoria italiana del 1918, che sancì la fine della guerra;
- il “Natale di Roma”, festività legata alla fondazione della città di Roma, istituita a partire dal 1924 e celebrata 21 aprile;
- il 9 maggio, anniversario della Fondazione dell’Impero;
- il 24 maggio, anniversario dell’entrata dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale;

A queste si aggiungono gli anniversari fascisti della marcia su Roma (28 ottobre) e della fondazione dei Fasci di combattimento (23 marzo) che assumono ben presto il carattere di feste nazionali con la partecipazione del governo e delle autorità civili e militari.
Durante queste giornate commemorative, scuole ed esercizi pubblici restano chiusi per l’intera giornata, ma per le vie delle città imbandierate sfilano le scolaresche in divisa, con a capo la banda cittadina.

 

Adunate e feste religiose

Molte sono nell’arco dell’anno scolastico le adunate e le feste patriottiche. Oltre alla festività nazionali, numerose sono anche quelle religiose e civili del calendario fascista:

- 8 settembre, natività di Maria;
- 8 dicembre, Immacolata Concezione;
- Natale;
- 1 gennaio;
- Epifania; Nel 1928 fu istituita la cosiddetta “Befana Fascista”, giornata in cui ai bambini delle famiglie bisognose venivano donati vestiti, giocattoli e un po’ di cibo.
- 2 febbraio, presentazione di Gesù al tempio;
- Pasqua;
- 19 marzo, festa di S. Giuseppe;

Si aggiungono altre feste, che non corrispondono ad una pausa scolastica, ma a una ritualità e a un momento di diffusione di una determinata ideologia, come ad esempio la festa del risparmio, la festa degli alberi e così via.
Con la caduta del fascismo e l’inizio della Repubblica, viene nuovamente modificato il calendario delle festività, con l’abolizione di quelle legate al passato regime e l’istituzione di quelle legate al nuovo corso della storia. Prime tra tutte sono istituzionalizzate la Festa della Liberazione, celebrata il 25 aprile e la Festa della Repubblica italiana, il 2 giugno.
Assieme ad esse viene anche reintrodotta la Festa del lavoro del 1º maggio.
Nel 1949, lo Stato italiano decide di istituire due nuove feste di natura semi-religiosa, al fine di prolungare le vacanze natalizie e pasquali, ovvero S. Stefano, il 26 Dicembre, e “Pasquetta”.

 

Gli anni recenti

La situazione rimane invariata fino agli anni Settanta, precisamente al 1977, quando, nel tentativo di limitare i cosiddetti “ponti festivi”, il governo Andreotti emana una legge per eliminare alcune feste dal calendario civile e religioso. Tra queste la Festa della Vittoria del 4 novembre (sostituita da quella delle Forze Armate), S. Giuseppe (mai ripristinata) e l’Epifania.
Dopo nove anni di proteste, dibattiti e discussioni, con decreto del dicembre 1985, il Consiglio dei Ministri reintroduce la festa dell’Epifania.
L’attuale calendario delle festività scolastiche italiane è il seguente:

- Tutte le domeniche;
- La festa del Santo Patrono nelle singole città;
- 1 gennaio, festa cattolica di precetto, ma anche di natura civile in quanto Capodanno;
- 6 gennaio, Epifania;
- Domenica di Pasqua (festa mobile la cui data varia ogni anno);
- Lunedì dopo la Pasqua (festa dell’Angelo);
- 25 aprile, anniversario della Liberazione;
- 1 maggio, festa dei lavoratori;
- 2 giugno, anniversario della Repubblica;
- 1 novembre, tutti i santi;
- 8 dicembre, Immacolata Concezione;
- 25 dicembre, Natale;
- 26 dicembre, S. Stefano;

 

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  • Fondazione Tancredi di Barolo