Il loess eolico di Rivoli
Sulle sommità sottovento della cerchia dell’Anfiteatro Morenico di Rivoli-Avigliana è diffusa una copertura di sedimenti fini trasportati e depositati dal vento ai margini del ghiacciaio.
In corrispondenza ai versanti sottovento (meridionali) dei rilievi costituenti l’Anfiteatro Morenico di Rivoli-Avigliana e/o sulla loro sommità è spesso diffusa una copertura di sedimenti fini di colore variabile da giallastro a bruno-rossastro, un deposito chiamato loess. Il suo spessore è variabile, ma in corrispondenza all’abitato di Rivoli può raggiungere anche una decina di metri.
Il loess si è formato quando dei depositi glaciali superficiali a grana fine (limi, sabbie), allora scarsamente coperti di vegetazione, erano prelevati e trasportati dal vento, per essere poi depositati in ambiente periglaciale (limitrofo al settore occupato dal ghiacciaio) sotto forma di una coltre omogenea.
Nel corso del tempo, a causa dell’azione dilavante delle acque e dei fenomeni di erosione, la copertura di loess è stata in gran parte smantellata e mobilizzata; oggi si trova per lo più sotto forma di prodotti colluviali alla base dei versanti.
In base al grado di alterazione e alla posizione stratigrafica originaria, il loess di Rivoli è riferibile genericamente al Pleistocene superiore, anche se sembrano potersi riconoscere diverse “generazioni” di loess (Luciana Revello, 1978).
Bibliografia
- Luciana Revello, Il “loess” dell’Anfiteatro Morenico di Rivoli-Avigliana, Università degli Studi di Torino, 1978, relatore Francesco Carraro
- ISPRA, Servizio geologico d'Italia - ARPA Piemonte, Note illustrative della Carta geologica d’Italia alla scala 1:50.000. Torino Ovest: foglio 155, ARPA Piemonte, Torino 2009
Fototeca
Ente Responsabile
- Mostra Torino: storia di una città
- Dipartimento di Scienze della terra, Università degli studi di Torino