Scheda: Soggetto - Tipo: Persona

Aldo Demi (Piombino 1918 - Torino 2000)

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Operaio anarchico di origini piombinesi, arriva nel 1926 a Torino, dove è assunto alle Ferriere Fiat. Nel 1937 si reca in Spagna dove partecipa alla guerra civile nelle fila delle Brigate Garibaldi. Ferito, ripara in Francia dove partecipa alla Resistenza. Rientrato a Torino a liberazione avvenuta, inizia la sua attività sindacale come rappresentante degli operai anarchici nella Cgil, ricoprendo importanti incarichi. Muore a Torino nel 2000.


Nascita: 1918

Morte: 2000

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Indice

Categorie

  • partigiano | sindacalista | operaio

Biografia

1918 nascita
1926 si trasferisce a Torino con la famiglia
1936 assunzione alle Ferriere Fia
1937 – 1939 partecipa alla guerra civile spagnola
1939 internamento nei campi francesi di Argeles sur Mèr, Saint Cyprien e Gurs
1940 partecipazione alla Resistenza francese
1945 rientra a Torino
1945 inizia attività sindacale nella CGIL
1951 si iscrive al Partito comunista italiano
1953 licenziamento dalle Ferriere per partecipazione allo sciopero contro la “legge truffa”
1979 nominato segretario del Sindacato pensionati della CGIL
2000 morte

Nasce a Piombino nel 1918 da famiglia operaia e socialista, emigrata a Torino nel 1926. Qui, dopo aver terminato le scuole elementari e aver frequentato per un breve periodo le scuole serali, inizia a lavorare in una piccola officina di Borgo San Paolo fino al 1934 quando, all’età di sedici anni, è assunto alla Fiat Ferriere nel reparto laminatoi. Venuto a contatto con ambienti anarchici, nel 1936 cerca di recarsi in Spagna, ma è fermato sul Moncenisio dalla gendarmeria francese che lo rimpatria in Italia. Rientrato a Torino continua il proprio lavoro alle Ferriere dove, nel 1937, è promotore di uno sciopero che gli costa il licenziamento e il deferimento al Tribunale Speciale. Nell’agosto 1937 emigra clandestinamente in Svizzera e da qui si reca a Parigi, frequentando stabilmente ambienti anarchici. Successivamente raggiunge la Spagna con il cognato Ilio Baroni, anch’egli anarchico e operaio alle Ferriere Fiat: dopo un primo periodo di addestramento ad Albacete e a Quintanar è assegnato al reparto dei “dinamiteros” nelle cui file resta fino al 1938, quando decide di arruolarsi nella Brigata Garibaldi, con la quale combatte sull’Ebro, restando ferito nel corso di uno scontro a Sierra – Cabals. Nel 1939 ripara in Francia, dove viene internato nei campi di Argeles sur Mèr, Saint Cyprien e Gurs. Nel maggio 1940, impiegato in una squadra di lavoro al fronte, riesce a fuggire riparando, prima a Bruxelles e poi in Germania, dove è però individuato dalle autorità tedesche che ne segnalano la presenza a quelle italiane. Grazie alla collaborazione di alcuni anarchici italiani residenti a Parigi, rientra in Francia, dove partecipa alla Resistenza. Tornato a Torino nel 1945, a liberazione avvenuta, è riassunto alle Ferriere Fiat, dove inizia il suo impegno sindacale che lo vede eletto come anarchico nella Commissione Interna della CGIL e rappresentante degli operai anarchici nella Commissione esecutiva della Camera del Lavoro torinese. Nel 1951 si iscrive al Partito comunista e due anni più tardi, in seguito alla partecipazione allo sciopero contro la “legge truffa”, è nuovamente licenziato. Successivamente ricopre vari incarichi all’interno della CGIL torinese fino al 1979, quando è nominato segretario provinciale del sindacato pensionati (SPI). Muore a Torino il 28 agosto 2000.

Fonti Archivistiche

  • Archivio della Fondazione Vera Nocentini, intervista ad Aldo Demi, realizzata da Marcella Filippa nell’ambito della Ricerca Coventry-Torino

Ente Responsabile

  • ISMEL