Iscrizione di Marcubadus sulla lastra funeraria del duca longobardo Aubald in Duomo
Sulla lastra sepolcrale del duca longobardo Aubald, ritrovata negli scavi della basilica di S. Salvatore, Marcubadus pone la sua iscrizione.
L'iscrizione di Marcubadus
((crux)) Ego Marcubadus / domni Aubald doce[s] / super sepulcrum ipsius sc[ripsi]
“Io Marcubadus ho fatto incidere proprio sopra il sepolcro del signor duca Aubald”
Ancora posteriore è l’enfatica iscrizione di Marcubadus che richiama, per la formula utilizzata, quella impiegata nella sottoscrizione di documenti e che ricorre anche nei graffiti incisi dai fedeli in luoghi venerati per attestare l’atto sacrale compiuto. Nell’ipotesi che comportamenti tipici della devozione religiosa potessero riproporsi anche in ambito civile, la tomba di Aubald potrebbe essere stata oggetto di particolari attenzioni tanto da spingere alcuni a manifestare il proprio legame con il defunto facendo incidere sulla lastra posta sopra la tomba del duca un ricordo permanente della propria visita.
L’epigrafe è esposta al Museo di Antichità.
Introduzione
Il frammento è ritagliato da una lapide di marmo greco dell’isola di Paros utilizzata come supporto per più iscrizioni successive realizzate in maniera disordinata. Dell’epigrafe più antica restano solo poche lettere, alla fine delle righe che la componevano. Si trattava probabilmente dell’epitaffio di Aubald, un duca torinese non segnalato da altre fonti, ma che potrebbe aver governato nella seconda metà del VII secolo.
Rimane ben poco anche di due testi successivi: [- - -]lam / rogavi, una richiesta o una preghiera, e le lettere a b in nesso.
Bibliografia
Ente Responsabile
- MuseoTorino
- Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie