Scheda: Tema - Tipo: Architettura e urbanistica

Il vecchio borgo Regio Parco e piazza Abba

Vecchio borgo di origine ottocentesca, nato attorno alla Manifattura Tabacchi, che ha mantenuto quasi inalterati i caratteri originari, esaltati dalla presenza di un’isola pedonale.


Lat: 45.090933 Long: 7.71459

Inizio: 1568

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  • quartiere

Cronologia

1568 il Viboccone
1758 Regia Manifattura Tabacchi
1850 circa primi nuclei residenziali in corso Regio Parco

La nascita del Regio Parco è legata ai Savoia. Il duca Emanuele Filiberto, dopo aver trasferito la capitale del ducato da Chambery a Torino nel 1563, operò un programma di acquisti fondiari per creare quella che poi fu definita la “corona di delizie”, grandi estensioni di terreni al Valentino, a Stupinigi, a Venaria, il feudo del castello di Lucento e la zona compresa tra i fiumi Dora Stura e Po, conosciuta con il toponimo di Viboccone. Proprio in questa zona, nel 1568, una patente ducale ordinava di Far un palco (parco) quà vicino alla città di Turino: è la nascita del Regio Parco concepito come tenuta agricola modello, e viene costruito il cosiddetto palazzo del Viboccone, cui probabilmente lavora l’architetto di corte Ascanio Vittozzi. I lavori di edificazione proseguono con il successore del duca, il figlio Carlo Emanuele I, che trasforma il parco in tenuta di caccia. Dopo la morte di Carlo Emanuele I inizia il decadimento della tenuta, affittata per uso agricolo e pesantemente danneggiata durante gli assedi delle truppe francesi nel 1640 e nel 1706. A metà del Settecento, in seguito alla necessità di ampliare la Regia Fabbrica del Tabacco di via della Zecca, si pensò di utilizzare l’antica residenza di caccia del Viboccone per impiantare una fabbrica modello completa di tenuta agricola per la coltivazione del tabacco. I lavori ebbero inizio nel 1758 sotto la guida dell’architetto Benedetto Ferroggio, cui subentrò poi il fratello Giovanni Battista. Viene anche costruito il canale derivato dalla Dora all’incirca all’altezza del ponte delle “Benne” (l’attuale ponte di corso Regio Parco), il cui alveo a cielo aperto è ancora visibile nel tratto lungo il corso nella parte adiacente al cimitero. Nell’Ottocento viene chiusa la fabbrica di via della Zecca e tutta la produzione si sposta alla fabbrica del Regio Parco, ulteriormente ingrandita tanto da arrivare a contare, a fine Ottocento, circa 2000 dipendenti.
A partire dal 1860 attorno allo stabilimento incomincia a svilupparsi il borgo con le prime case, l’asilo Umberto I (1880), la scuola elementare Abba (1882) e la chiesa di san Gaetano da Thiene (1889). In seguito lo sviluppo procede lungo la via Maddalene, nata nell’Ottocento come derivazione dell’antica strada delle Maddalene che da Borgo Dora portava fino all’Arrivore. Con la costruzione del ponte Amedeo VIII sulla Stura viene attivato il trenino che da Porta Palazzo porta da una parte fino a Settimo e dall’altra a Bertolla. Il trenino, attivo dal 1884 al 1954, faceva una sorta di capolinea intermedio proprio in Piazza Giuseppe Cesare Abba (garibaldino e scrittore del testo “Da Quarto al Volturno”), baricentro storico e geografico della borgata Regio Parco. Attraversata dall’importante asse viario di corso Regio Parco, su di essa si affacciano abitazioni, luoghi di lavoro e scuole. La scuola Abba, con il vicino asilo Umberto I ed il prospiciente fronte della Manifattura Tabacchi, contribuisce a formare “fisicamente” la piazza. Fino al 1880 le scuole della borgata erano ospitate in locali privati presi in affitto dal comune. Le prime sei aule della scuola furono costruite fra il 1880 e il 1882. Ampliato già nel 1918, con la successiva sopraelevazione del 1925, l’edificio assumerà l’aspetto attuale. Nel corso degli anni è stato adibito anche a ricovero di sfollati, per esempio durante il secondo conflitto mondiale e dopo l’alluvione del Polesine del 1951, quando arrivò ad ospitare 380 persone. Costruito nel 1880 fuori dalla cinta daziaria, l’Asilo Umberto I, tuttora funzionante come scuola materna in via Paroletti 15, fu il primo asilo della Federazione degli Asili Suburbani. Rimodernato nel 1912, era descritto come uno dei più belli della città, con grandi aule, salone, giardino. Lo statuto fu approvato con decreto reale il 27 febbraio 1890. L’asilo integrava e migliorava il servizio di assistenza per i figli dei dipendenti della Manifattura Tabacchi, fino ad allora accolti in strutture aziendali.
Alla fine della piazza via Rossetti, già denominata le Crotasse, unisce il corso Regio Parco con via Salgari. Sul finire del XIX secolo vi era una fabbrica di lime. Fino al 1992 sulla piazza faceva capolinea il tram n° 8, diventato 18 con la riforma dei trasporti del 1982 e successivamente prolungato fino a Piazza Sofia. Sulla piazza sono visibili alcuni blocchi litici di forma cubica che la voce popolare identifica come i basamenti di alcune statue che ornavano il palazzo del Viboccone. Negli anni Novanta del Novecento è stata istituita su una parte del borgo un’isola pedonale, che contribuisce a valorizzare i caratteri storici del quartiere.

Fonti Archivistiche

  • ASCT, Progetti edilizi, 1911, n. 467 (ampliamento asilo Umberto I)
  • ASCT, Tipi e disegni,69.39 (scuola Abba)
  • ASCT, Tipi e disegni, 77.1.40 mappa Regio Parco 1935
  • ASCT, Catasto Gatti sez 35_68_69, 1835
  • ASCT, Miscellanea Lavori Pubblici, 1996, n. 1577/2
  • ASTO, sezione Corte, Carte topografiche per A e B, Torino 14 mazzo 1, La Marchia, Carte de la montagne de Turin, 1694-1703
  • ASTO, sezione Corte, Carte topografiche segrete, Mazzo 11 A VI rosso, Pianta del tenimento del Real Parco rilevata d’ordine di S. M. nel 1759 da me Pietro Denisio ingegnere topografo..

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  • Officina della Memoria