Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Istituto nazionale per le figlie dei militari italiani, Sezione classica, Villa della Regina

Donata nel 1868 all'Istituto Nazionale per le Figlie dei Militari Italiani da Vittorio Emanuele II, Villa della Regina divenne sede della Sezione di lettere e arti per le allieve più dotate. Nel 1943 Villa della Regina fu gravemente danneggiata dai bombardamenti, cessando di fatto la sua funzione di sede principale del collegio.


Lat: 45.058047 Long: 7.70838

Inaugurazione: 14 Luglio 1869

Dismissione: 1942 - 1945

Bombardamento: 13 Luglio 1943

Bombardamento: 08 Agosto 1944

Restauro: 2006

Translate

Categorie

  • bombardamento | risorgimento | istituto scolastico

Tag

  • mostra risorgimento | bombardamenti

Il 14 luglio 1869 viene aperta, a Villa della Regina, la Sezione classica dell’Istituto nazionale per le figlie dei militari. Aule scolastiche furono ricavate in alcuni ambienti degli appartamenti aulici e del secondo piano mentre i giardini furono utilizzati per le attività sportive e di svago delle allieve.

In occasione degli attacchi aerei delle esati del 1943 e 1944, parte del fabbricato fu distrutta e la parte rimanente vide il crollo di volte e muricci e, schiantamento degli infissi provocati da bomba dirompente e incendiaria. Nel 1942 la sede di Villa della Regina viene sfollata a causa delle offensive aeree e nell’estate del 1945 tutte le sezioni dell’Istituto, compresa quella classica, riconfluiscono nella sede di Via Figlie dei Militari 25. Alla fine del 1945 non risultavano eseguite opere di ripristino.

Dal 1948, a causa dell’inagibilità di Villa della Regina, le allieve frequentano, dopo la scuola media, istituti esterni. Nel 1982, dopo la soppressione dell’ente, la Villa ritorna al demanio pubblico e nel 2006 viene completato il restauro del sito, destinato a sede museale.

Fonti Archivistiche

  • ASCT, Fondo danni di guerra, inv. 2532 cart. 52 fasc. 2 n. ord. 4

Fototeca

Luoghi correlati

Soggetti correlati

Ente Responsabile

  • ISMEL
  • Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà