Scheda: Luogo - Tipo: Edifici monumentali

Chiesa di San Giuseppe

L’altare maggiore della chiesa di San Giuseppe è un esempio di committenza di un esponente della nobiltà piemontese. L’investimento in imprese artistiche divenne nel corso del Seicento uno strumento di affermazione pubblica non solo per il sovrano ma anche per la classe dirigente sabauda.


VIA S. TERESA 22/B

Costruzione: 1683

Realizzazione: 1693 - 1696
Altare maggiore di Carlo Emanuele Lanfranchi

Bombardamento: 08 Dicembre 1942

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  • convento | bombardamento | chiesa

Tag

  • mostra moderna | bombardamenti

L’altare maggiore della chiesa di San Giuseppe è opera dell’architetto Carlo Emanuele Lanfranchi e venne realizzato su commissione dell’eminente ministro sabaudo Giovanni Battista Trucchi di Levaldigi (1617-1698). Nel 1693 il Generale delle Finanze, ritratto nel busto in bronzo cesellato dello scultore Bernardo Falconi (Torino, Museo Civico d’Arte Antica), ottenne la facoltà di porre la propria sepoltura nella chiesa, offrendo il finanziamento per i lavori di rifacimento del coro e dell’altare maggiore. Lanfranchi allestì la ricca struttura marmorea secondo i rigorosi modelli elaborati da Amedeo di Castellamonte con poche varianti. Un’iscrizione collocata nel fastigio riporta la data 1696, riferibile al completamento dei lavori.
Giovanni Battista Trucchi commissionò inoltre il dipinto raffigurante il Transito di San Giuseppe al pittore Sebastiano Taricco (1641-1710) e le statue di San Giovanni Battista e della Maddalena.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
CHIESA E CONVENTO DI S. GIUSEPPE
Via S. Teresa, Via dei Mercanti

Chiesa e convento.
Complesso di edifici religiosi di valore storico-artistico e ambientale.
I Camilliani ricostruirono la chiesa e riattarono l'antico convento delle Madri del SS. Crocifisso nel 1683. II progetto è attribuito a C.E. Lanfranchi. II complesso è strettamente legato all'edificio adiacente la chiesa, ad occidente, ricostruito ad uso casa d'affitto e di ampliamento del convento nel 1780 su progetto (ved. Scheda 140) di J. A. Giulio.

L. TAMBURINI, S.d., p. 264; ISTITUTO DI ARCHITETTURA TECNICA, 1968, vol. I, pp. 934, 1225.
Tavola: 41

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