Scheda: Soggetto - Tipo: Persona

Emilio Pugno (Torino 1922-1995)

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Operaio torinese, antifascista e partigiano, è tra i licenziati per rappresaglia dalla Fiat nel 1955. Sindacalista e dirigente politico, segretario regionale della CGIL e deputato dal 1976 al 1983 per il PCI.

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  • sindacalista

Nasce a Torino il 24 marzo 1922. Suo padre Felice è operaio alla Ceirano e sua madre, Lodovica Camoletto, sarta. Antifascista fin da ragazzino per le sue amicizie nel quartiere (abita in Piazzale Barcellona dopo il secondo matrimonio della madre), nel 1938 frequenta la Scuola allievi Fiat e immediatamente viene inserito nel ciclo produttivo della Fiat Aeronautica. Partecipa agli scioperi del marzo 1943 e alla lotta partigiana in un gruppo autonomo affiancato alle SAP (Squadre di azione patriottica).
Nel 1948 si iscrive al Partito comunista italiano, e nel 1954 entra a far parte della Commissione nazionale di organizzazione. Di pari passo comincia la sua militanza sindacale nella FIOM. Nel 1952 viene trasferito nel reparto confino Mirafiori 24 e poi al Lingotto dove rimane fino al 24 novembre 1955, giorno del suo licenziamento. Svolge poi attività sindacale in provincia, alla RIV di Pinerolo e all’Olivetti di Cuorgné. Nel 1962 viene eletto segretario provinciale della FIOM e nel 1974 segretario regionale della CGIL. Nel 1976 viene eletto deputato nelle liste del PCI, ricoprendo l’incarico di vice-presidente della Commissione industria della Camera dei deputati. Nel 1983 si dimette da parlamentare per assistere la moglie gravemente malata. Nel 1991 aderisce a Rifondazione Comunista, senza ricoprire nessun ruolo di rilievo. Muore il 3 dicembre 1995.

Cronologia

24 marzo 1922 – Nascita;

1938 – Assunto alla Fiat Aeronautica;

1948 – Iscrizione al PCI;

1955 – Licenziato per rappresaglia;

1974 – Segretario regionale CGIL;

1976-1983 – Eletto alla Camera dei deputati;

3 dicembre 1995 – Morte.

Ente Responsabile

  • ISMEL