Scheda: Oggetto - Tipo: Oggetto storico-artistico

Luci d’Artista Luigi Stoisa “Noi”

“Noi” di Luigi Stoisa appartiene a Luci d’Artista dal 1998: è una luminaria antropomorfa, tante coppie di giganteschi esseri umani con i piedi puntati verso i margini della strada e le teste una contro l'altra, suggeriscono una simbolica unione affettiva e mentale. Una fuga di archi, una lunga galleria sospesa a “proteggere” i passanti, tutti “Noi”.

 


VIA GIUSEPPE GARIBALDI 1/E

Realizzazione: 1998
Nell’edizione di Luci d’Artista 1998/1999 è in via della Rocca e piazza Santa Teresa. Da corso Vittorio Emanuele II a via Maria Vittoria

Data di riferimento: 1999
Nell’edizione di Luci d’Artista 1999/2000 è sempre esposta in via della Rocca e piazza Santa Teresa. Da corso Vittorio Emanuele II a via Maria Vittoria.

Data di riferimento: 2000
Nelle edizioni di Luci d’Artista 2000/2001 e 2001/2002 l’opera si snoda in via Amendola, via Buozzi, via Gobetti

Data di riferimento: 2002
Nel 2002/2003 è esposta a Rivoli (TO) .

Data di riferimento: 2003
Nel 2003/2004 l’opera è trasferita a Pinerolo (TO)

Data di riferimento: 2004
Nell’edizione di Luci d’Artista 2004/2005 l`opera si snoda in via Accademia Albertina

Data di riferimento: 2005
Nelle edizioni di Luci d’Artista 2005/2006, 2006/2007 è in via Lagrange

Data di riferimento: 2007
Nel 2007/2008 l’opera è trasferita a Salerno

Data di riferimento: 2008
Nell’edizione di Luci d’Artista 2008/2009 l’opera è in via Nizza

Data di riferimento: 2009
Nell’edizione di Luci d’Artista 2009/2010 l’opera è esposta in via Garibaldi

Data di riferimento: 2010
Nell’edizione di Luci d’Artista 2010/2011 è in via Roma

Data di riferimento: 2011
Nell’edizione di Luci d’Artista 2011/2012 è in via Carlo Alberto

Data di riferimento: 2012
Nell’edizione di Luci d’Artista 2012/2013 è in via Pietro Micca

Data di riferimento: 2013
Nell’edizione di Luci d’Artista 2013/2014 è in via Garibaldi

Data di riferimento: 2014
Nell’edizione di Luci d’Artista 2014/2015 è in via Lagrange.

Data di riferimento: 2015
Nell’ edizione di Luci d’Artista 2015/2016 non è esposta

Data di riferimento: 2016
Nell’edizione di Luci d’Artista 2016/2017 è in via Carlo Alberto (da piazza Carlo Alberto a corso Vittorio Emanuele II)

Data di riferimento: 2017
Nell’edizione di Luci d’Artista 2017/2018 è in via Cibrario (tra corso Tassoni e corso Svizzera)

Data di riferimento: 2018
Nell’edizione di Luci d’Artista 2018/2019 ritorna in via Garibaldi

Data di riferimento: 2019
Nell’edizione 2019/2020 è collocata in via Garibaldi

Data di riferimento: 2020
Nell’edizione 2020/2021 in via Garibaldi

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  • arte urbana

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  • Luci d'Artista

01.Noi

Il corpo e la figura umana sono immagini frequenti nell’opera di Luigi Stoisa, così come l’utilizzo di sagome luminose. Lo confermano le gigantesche silhouettes che compongono l’opera “Noi”. Sono figure seriali di uomini e di donne, inclinate a comporre una sequenza di arcate sospese, larghe 8 metri, con le teste che si compenetrano al culmine di ciascun “arco”. Le sagome sono disegnate in tubi fluorescenti rossi, in un’infilata concepita come una lunga galleria, un percorso luminoso e protettivo (1).

 

02. Luci d’Artista

Luci d’Artista è una manifestazione nata nel 1998 da un progetto di illuminazione pubblica realizzata in occasione delle festività natalizie. In seguito al successo ottenuto nel 1997 con il Presepe di Emanuele Luzzati in piazza Carlo Felice, la Città di Torino ha esteso l’iniziativa a diverse piazze e vie del capoluogo subalpino. Sono stati invitati artisti italiani e stranieri per interpretare le illuminazioni non come semplici decorazioni ma come opere d'arte, dando vita a un grande evento culturale, a un percorso espositivo d’arte contemporanea che, con l’impiego della luce, coniuga arte a paesaggio urbano e favorisce l’incontro tra il grande pubblico e la creazione artistica. La rassegna è in continua evoluzione: aumenta il numero degli artisti coinvolti, cambiano le vie e le piazze che ospitano le opere per creare uno spettacolo sempre nuovo e diverso di illuminazione scenografica della città.

 

03. Luigi Stoisa (Selvaggio di Giaveno, Torino 1958)

Luigi Stoisa nasce a Selvaggio di Giaveno (Torino) nel 1958, dove attualmente vive e lavora.

La sua attività artistica ha inizio a partire dalla fine degli anni ’70, durante la sua esperienza scolastica, quando ancora era studente all’Accademia di Belle Arti di Torino, dove consegue il Diploma di Pittura.

Ha esordito nel 1984 con la sua prima mostra personale nella Galleria Tucci Russo di Torino.

La sua ricerca ha così inizio negli anni Ottanta, l’epoca del post-modernismo ed è proprio a questo periodo che risalgono le sue prime opere “mature”.

Da allora tutta la sua poetica è sempre stata legata al mutamento della materia che inesorabile modifica forme e immagini. Al centro della scena è il catrame, presente in molte opere, che trasforma se stesso e i materiali intorno a sé. Stoisa tuttavia lavora con molti altri materiali sperimentando tecniche sempre nuove, dalla pittura, declinata in molte forme, alla scultura, in terracotta e in bronzo, alle installazioni polimateriche, al disegno, “prima forma dell’idea”.

È stato protagonista di importanti eventi espositivi personali e collettivi in sedi quali Fundación Joan Miró di Barcellona (Spagna, 1985), De Appel Foundation di Amsterdam (Paesi Bassi, 1986), Museo d’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (Italia, 1988), Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Nizza (Francia, 1993), Neue Nationalgalerie di Berlino (Germania, 1996), Complesso Monumentale San Michele a Ripa Grande di Roma (Italia, 2004), Reggia di Caserta (Italia, 2005), XVIII Biennale di Scultura di Carrara (Italia, 2008), Palazzo Litta di Milano (Italia, 2010), Accademia di Belle Arti di Torino (Italia, 2010), The Frost Art Museum di Miami (USA, 2011), Palazzo Chiablese di Torino (Italia, 2011), Reggia di Venaria (Italia, 2017).

Vincitore di premi per la realizzazione di sculture di arredo urbano e di edifici pubblici: 1° Premio Umberto Mastroianni (Torino, 1996), installazioni luminose per Luci d’Artista (Torino, dal 1998 a oggi), installazione per l’A.I.S.M. di Torino (2004), sculture in bronzo per la Biblioteca Italo Calvino (Torino, 2008), realizzazione della Porta Santa per il Duomo di Torino (2015).

Hanno scritto su di lui molti critici d’arte tra cui G. Dorfles, F. Poli, G. Verzotti, M. Bertoni, G. Castagnoli, A. Barzel, G. Ciavoliello, M. Meneguzzo, D. Trento, C. Levi, D. Lancioni, G. Curto, R. Miracco, B. Corà, A. Bonito Oliva, G. Cordero, Mons. T. Verdon (2).

 

Note

(1)  Sculture di luce. Luci d'artista a Torino, U. Allemandi, Torino 2005, pp. 56-57

per la bibliografia si veda:

http://www.comune.torino.it/papum/pdf/STOISA.pdf (aggiornata al 2008); http://stoisa.it/it/biografia/ ;

http://stoisa.it/it/cataloghi/

(2) Da http://stoisa.it/it/biografia/

 

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  • MuseoTorino 2019