Scheda: Soggetto - Tipo: Persona

Bianca Guidetti Serra (Torino, 1919-2014)


Nascita: 19 Agosto 1919

Morte: 24 Giugno 2014

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Categorie

  • politico | avvocato | partigiano

Nasce nel 1919 a Torino, dove già ai tempi del liceo compie la sua scelta antifascista per reazione alle leggi razziali che colpiscono il gruppo di suoi giovani amici ebrei tra cui Alberto Salmoni, suo futuro marito, Primo Levi e Emanuele Artom. Rimasta orfana del padre, avvocato civilista, non ancora diciottenne, si iscrive a Giurisprudenza per seguirne le orme e si laurea nel luglio 1943. L’8 settembre dello stesso anno sceglie di aderire alla Resistenza, nelle file del Partito Comunista (PCI) e in pochi mesi diviene militante a tempo pieno nelle strutture clandestine. Il suo impegno principale è dedicato a organizzare quel movimento femminile unitario tra le varie componenti politiche del CLN che prende forma nei “Gruppi di difesa della donna e per l’assistenza ai combattenti della libertà”, di cui Bianca è attiva promotrice insieme ad Ada Gobetti, esponente del Partito d’Azione. Nell’immediato dopoguerra ricopre vari incarichi presso la Camera del Lavoro torinese, proseguendo parallelamente il suo impegno con le donne nell’Udi (Unione donne italiane) e intraprendendo la carriera di avvocato penalista, attività che svolgerà sino al 2001, distinguendosi per l’impegno a sostegno dei più deboli, degli operai, a fianco del sindacato nelle cause di lavoro, nel campo del diritto di famiglia e della tutela dei minori e dei carcerati. Il 1956 è per lei un anno cruciale per la rottura con il PCI, dopo l’intervento sovietico in Ungheria, dolorosa per la sensazione di isolamento e le lacerazioni di rapporti personali che comporta. Da quel momento non si iscrive più a nessun partito, ma reagisce facendo della professione una diversa forma di militanza, mettendo le sue competenze al servizio di cause coerenti con la sua visione di un mondo più giusto. Accanto all’attività professionale, Bianca mantiene un impegno civile e sociale praticato anche attraverso varie associazioni. E’ tra i soci fondatori, nel 1961, del Centro studi Piero Gobetti, di cui sarà Presidente. Nel 1962, con Francesco Santanera, è socia fondatrice dell’Anfaa (Associazione nazionale famiglie adottive e affilianti) in difesa dei diritti dell’infanzia e per una riforma della legge sulle adozioni (approvata nel 1967); poi, nel 1965, dell’Uces (Unione contro l’emarginazione sociale) in difesa dei minori ricoverati negli istituti assistenziali. In veste di avvocato Bianca prende parte anche a numerose missioni internazionali e a battaglie giudiziarie per la tutela della salute in fabbrica e contro l’inquinamento ambientale. Ricopre, inoltre, sempre da candidata indipendente, numerosi incarichi istituzionali: più volte consigliere comunale a Torino si spende per il reinserimento dei detenuti e il miglioramento delle condizioni carcerarie, ottenendo poi un seggio al Parlamento dal 1987 al 1990 dove, da deputata, oltre a far parte delle commissioni Giustizia e Antimafia, è la prima firmataria della proposta di legge per la messa al bando dell’amianto, approvata poi nel 1992. Figura esemplare per la coerenza dell’impegno con cui ha saputo attraversare la storia del Novecento, Bianca Guidetti Serra si spegne nel 2014 a Torino, città a cui è rimasta legata per tutta la vita (1).

Note

(1) in Comunicato per la cerimonia di intitolazione a Bianca Guidetti Serra della Biblioteca Civica Torino-Centro sita in piazzetta Università Mastri Minusieri 2, 26 giugno 2019

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