Scheda: Tema - Tipo: Cultura e istruzione

La nascita della scuola media

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La scuola media unica viene istituita nel 1962 e a Torino i locali destinati al nuovo corso inizialmente non riescono a soddisfare la necessità di aule: gli alunni sono costretti ai doppi turni e a seguire le lezioni in locali provvisiori, affittati da privati.

 

 


Inizio: 1923

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Prima con la riforma Gentile del 1923 poi con quella Bottai del 1940 nasce la storia della scuola media: 3 anni di corso, che assorbono e unificano i primi tre anni di ginnasio, dell'istituto tecnico inferiore e dell'istituto magistrale inferiore, dando accesso agli studi superiori. Il programma di studio, che mantiene obbligatorio il latino, introduce anche musica, scienze naturali e disegno.
A Torino le prime scuole medie aperte sono così suddivise: la “scuola media n.1” presso la scuola di Arti Grafiche (Paravia) in via del Carmine, la “scuola media n.2” presso l'elementare Silvio Pellico di via Madama Cristina, “scuola media n.3 e n.5” presso la sede propria di via Scaraglio 2, la “scuola media n.7” nella sede di Melchiorre Gioia 5.
Bisogna attendere il 1962 per la creazione della scuola media unica, che sostituisce anche l’opportunità di studio post-elementare costituita dall’avviamento al lavoro. In quell’anno Torino conta 11 scuole medie e 25 avviamenti, cui si sommano le scuole private con 33 medie e 18 avviamenti. Nell’ottobre del 1965 (l’apertura dell’anno scolastico è il 2 ottobre) scompare definitivamente l’avviamento al lavoro e un gran numero di alunni affolla le nuove medie uniche; in quegli stessi anni in città la popolazione è decisamente aumentata, portando di conseguenza al raddoppio della popolazione scolastica, che tra il 1956 e il 1966 cresce del 57%.
I locali destinati alle scuole medie, tra cui quelli della scuola Marconi in via Avigliana, la Giacosa in via Parma, la Verga, la Pascoli e la De Sanctis, non riescono a soddisfare la necessità di aule e gli alunni sono costretti ai doppi turni o ad affittare aule provvisorie. A questi disagi si uniscono le lamentele per la presunta minore qualità della scuola media unica, ora che era stato abolito l’esame di ammissione. Cinque anni dopo, l’emergenza continua: nel 1970 mancano 168 aule per le scuole medie, in particolare nel quartiere Borgo San Paolo e in zona Lucento-Vallette. In questo stesso anno l’affitto di aule da privati, per le sole scuole medie, ammonta a 250 locali, numero che supera di gran lunga quelli affittati per le elementari o le superiori.
Gli anni Settanta sono segnati da deroghe al piano regolatore, costruzioni prefabbricate, sperimentazioni edilizie con l’introduzione degli istituti comprensivi. Esattamente l’opposto di quanto avviene a Torino a partire dalla metà degli anni Ottanta, quando la contrazione del numero degli studenti, unita al progressivo abbandono delle zone centrali, porta all’accorpamento di diversi istituti. Nell’anno scolastico 2009-2010 il numero di medie statali in città ammonta a 66.

 

Fonti Archivistiche

  • Archivio Storico «La Stampa».
  • Archivio storico della Città di Torino (a cura di), Miscellanea Istruzione 514. Piano Quinquennale di Edilizia Scolastica Materna e dell’Obbligo, [S.l, s.n.] s.d.

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Ente Responsabile

  • Fondazione Tancredi di Barolo