Ernesto Ricardi di Netro (Torino 1816-1892)

Il Conte Ernesto Ricardi di Netro (Torino 1816-1892), è uomo illustre del capoluogo piemontese, a cui ha donato nobili esempi di valore, filantropia e acume amministrativo.
Ufficiale superiore dell’esercito piemontese ed eroico combattente nelle Campagne d’indipendenza di Pastrengo, Goito e Novara, a causa delle ferite riportate, si ritira a servire la patria nel campo dell’educazione fisica, morale intellettuale.
Nel 1844, unitamente a un gruppo di aristocratici e al ginnasta svizzero Rodolfo Obermann, fonda la Reale Società Ginnastica di Torino, di cui è Primo Presidente fino al 1852.
Opera nel campo dell’istruzione, in particolare quella elementare, in qualità Assessore all’Istruzione Pubblica del Comune di Torino dal 1869 al 1876. Si occupa di migliorare le scuole pubbliche presentando un piano generale per la costruzione di nuovi edifici e la bonifica di quelli già esistenti. Parallelamente apporta migliorie nelle condizioni di vita degli insegnanti aumentandone gli stipendi e garantendo loro un sussidio durante la vecchiaia. L’opera di Ricardi di Netro sfocia anche nella fondazione di pie istituzioni alle quali non manca di elargire cospicue somme di denaro. Il 20 dicembre 1871, infatti, la Giunta municipale di Torino approva la proposta del Conte e dei medici Gamba e Pistono di istituire la Scuola per poveri ragazzi rachitici e deformi, impegnandosi a un concorso annuo di tremila lire e alla concessione di un sussidio straordinario di duemilacinquecento lire. Il 5 maggio dell’anno seguente è così inaugurata la prima scuola gratuita per ragazzi rachitici con sede in piazza d’Armi grazie al concorso, oltre che del Municipio, dell’Opera Pia San Paolo e di privati benefattori.
Si devono a Ricardi di Netro anche la fondazione dell’Istituto dei Ciechi di Torino e l’ospedale Regina Maria Adelaide.
Nominato deputato nella V e VI legislatura del Parlamento Subalpino, Ernesto Ricardi si spegne il 6 Gennaio 1892. Nel 1907 il comune di Torino gli intitola la scuola primaria che ancora oggi porta il suo nome.
Bibliografia
Sitografia
Ente Responsabile
- Fondazione Tancredi di Barolo