Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Chiesa parrocchiale Maria Santissima Speranza Nostra

La chiesa fu edificata da don Michele Mossotto, completata dai suoi successori, in economia, in circa trent’anni.


VIA CHATILLON 41

Costruzione: 1922 - 1929

Bombardamento: 13 Luglio 1943

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  • biblioteca | teatro | bombardamento | chiesa

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  • bombardamenti | trasform

1. Storia dell'edificio

Nel 1919 don Michele Mossotto, primo parroco e costruttore della chiesa della Pace, acquista un terreno adiacente alla cascina Marchesa con l’intenzione di edificarvi una succursale della parrocchia. Inizia la costruzione della casa parrocchiale e della chiesa tra le vie Chatillon, Desana, Ceresole e Rondissone su progetto dell’architetto Pietro Betta, esponente dell’Art Noveau costruttore anche della cupola della chiesa della Salute. Don Mossotto non riesce tuttavia a vedere ultimata la chiesa, muore infatti il 28 febbraio 1929; gli subentra nella gestione dei lavori il vice parroco don Martino Solero che diventa l’amministratore della nuova parrocchia della Speranza quando questa viene eretta giuridicamente nel novembre 1929. Intanto proseguono i lavori di ampliamento e abbellimento della chiesa sotto la guida dell’ing. Felice Bardelli subentrato all’arch. Pietro Betta nel 1932, dopo la morte di quest’ultimo. Nel 1940 alla morte di don Solero, viene nominato come primo parroco il teologo Ludovico Ellena che continua i lavori della chiesa (costruzione dell’abside nel 1948, dotazione di organo Vegezzi Bossi nel 1954) e delle opere parrocchiali che comprendono tra l’altro una scuola materna gestita dalle suore di San Vincenzo dal 1950. Don Ellena muore nel 1962, le sue spoglie vengono traslate nella chiesa nel 1966. Gli subentra il canonico Lorenzo Guglielmotto, parroco fino al 1987. L’attuale parroco promuove la costruzione del nuovo campanile.

2. Cronologia

1 novembre 1929 – Consacrazione;

1947 – Ampliamenti e completamenti;

15 novembre 2009 – Inaugurazione nuovo campanile

3. Bombardamenti

Il 13 luglio 1943 la chiesa viene colpita da bomba dirompente e spezzone incendiario che causarono sinistro del tetto e della facciata della chiesa e dei locali della casa parrocchiale. Nello stesso complesso c'erano tre locali destinati a biblioteca, teatro e cucina, anch'essi sinistrati.

Fonti Archivistiche

  • ASCT, Progetti edilizi, 1922, n. 327.
  • AECT, Progetti edilizi, 1933, n. 244.
  • AECT, Progetti edilizi, 1947, n. 223P II cat.
  • AECT, Progetti edilizi, 1951, n. 927.
  • AECT, Progetti edilizi, 1955, n. 1254.
  • ASCT, Fondo danni di guerra, inv. 1698 cart. 35 fasc. 4

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Ente Responsabile

  • Officina della Memoria
  • Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà.