Scheda: Soggetto - Tipo: Persona

Vincenzo Modica "Petralia" (Mazara del Vallo, 1919 - Torino, 2003)

Il giovane siciliano Vincenzo Modica, ufficiale alla Scuola di Cavalleria di Pinerolo, dopo le vicende dell'8 settembre 1943 assume il nome di battaglia 'Petralia', e, come vice di Pompeo Colajanni 'Barbato', è alla testa della I Divisione partigiana Garibaldi.


Nascita: 18 Ottobre 1919

Morte: 09 Gennaio 2003

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Categorie

  • militare | imprenditore | partigiano

Ufficiale di cavalleria, al momento dell'armistizio si trovava nel Cuneese. Già il 9 settembre, con Pompeo Colajanni "Barbato", Modica (che per tutto il periodo della Resistenza avrebbe assunto il nome di "Petralia"), aveva costituito una delle prime bande partigiane, che sarebbero poi diventate brigate e divisioni "Garibaldi". Fu appunto al comando della I Divisione Garibaldi "Leo Lanfranco" che, una settimana prima dell'insurrezione generale, diresse l'attacco dei partigiani contro i brigatisti neri asserragliati a Chieri, liberando la cittadina. La sera del 25 aprile 1945, si diresse con le sue unità (IV, XIX e CIII Garibaldi) a dar man forte, agli ordini del comandante di Zona, "Barbato", agli insorti di Torino. Dopo la Liberazione, Vincenzo Modica si dedicò a varie attività imprenditoriali, sempre impegnandosi a tenere alti i valori della Resistenza. Proprio nel 2002 è stato pubblicato un suo libro di memorie dal titolo: "Dalla Sicilia al Piemonte - Storia di un comandante partigiano".

L'iconografia della Liberazione lo ricorda con un gruppo di compagni, in piazza Vittorio Veneto, a Torino, con la bandiera in pugno e l'altro braccio ancora al collo, per l'ultima ferita.

Porta il nome di Modica una via della città di Vittoria, in provincia di Ragusa.

Nel novembre 2012 il comitato provinciale dell'ANPI di Torino ha chiesto al Comune di Mazara del Vallo di intitolare al partigiano una via, una piazza o una scuola nel paese dove egli nacque. Il Comune ha accolto la richiesta intitolando a Modica una via di periferia di cui è stato recentemente denunciato lo stato di abbandono e incuria.

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Ente Responsabile

  • Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà