Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Città-giardino, vie Guido Reni, Giuseppe Ciotta, Fulvio Croce e corso Giuseppe Allamano

La costruzione dell’insediamento viene avviata nell’immediato secondo dopoguerra, tuttavia, a causa del dissesto finanziario della società che aveva promosso l’iniziativa, i lavori trovano conclusione solo ad inizio anni Sessanta, in primis grazie alla tenacia di quanti vi avevano aderito.


Lat: 45.049846 Long: 7.627149

Costruzione: 1949 - 1961

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Categorie

  • abitazione | edilizia popolare

Tag

  • trasform

Dopo il quartiere realizzato negli anni Venti a Mirafiori, l’idea della città-giardino fu riportata in auge nel difficile frangente del secondo dopoguerra da una società edilizia (STECG) intenzionata a realizzare circa quattrocentosettantacinque villette su un’area delimitata dagli attuali corso Allamano e via Guido Reni. Supportata da un’ampia campagna pubblicitaria estesa anche ad altre città, l’iniziativa riscosse in breve numerose adesioni, ma l’ammontare dei capitali raccolti non si tradusse nella pronta esecuzione del progetto, tanto che diversi acquirenti in attesa dell’abitazione costituirono la Cooperativa Edile Città Giardino al fine di tutelare i propri interessi, mentre altri tentarono per via giudiziaria di ottenere il recupero delle somme versate. In effetti la condotta poco oculata dell’impresa ne rese inevitabile il fallimento, e la cooperativa rilevò quanto restava nell’intento di scongiurare la rovina generalizzata di coloro che avevano creduto in tale operazione. Le pressioni esercitate su autorità locali e governative da un consorzio appositamente fondato, e soprattutto le spese affrontate in proprio da parecchi, consentirono nel corso degli anni Cinquanta la costruzione di varie villette oltreché il miglioramento dell’area, sino ad allora priva di strade, illuminazione pubblica e acqua potabile. Sul principio del decennio successivo l’edificazione delle case sul fronte di corso Allamano pose termine ai lavori: il progetto della città-giardino era dunque divenuto realtà nonostante i tanti problemi incontrati.

Ente Responsabile

  • MuseoTorino