Scheda: Tema - Tipo: Società e costume

I quotidiani nella prima metà del XX secolo

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Dopo la breve e fervida stagione seguita alla Liberazione, nella quale a Torino si pubblicarono numerosi giornali, il panorama editoriale cittadino si ridusse quasi esclusivamente al duopolio «Stampa»-«Gazzetta».


Periodo di riferimento: XX secolo

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  • sala 1961

Con la Liberazione chiusero tutte le testate legate al fascismo e aprirono rinnovate sia «La Stampa» che la «Gazzetta del Popolo»; questo periodo fu caratterizzato da numerose iniziative editoriali (ben nove erano le testate in città nel 1946) che ebbero però vita assai breve.
Nel 1946 Alfredo Frassati – tornato padrone de "La Stampa", sottrattagli dal regime – ne cedette il 75% delle azioni alla Fiat: ciò rappresentò l’inizio di una nuova linea editoriale che si contrapponeva radicalmente a quella della «Gazzetta» (liberale-repubblicana/comunista-socialista), nonchè di due diversi modi di "fare il giornale". Grazie alla rapida modernizzazione avvenuta sotto la direzione di De Benedetti (1948-68), "La Stampa" si pose nettamente davanti alla rivale per quanto riguarda il numero di tirature (vendeva peraltro bene anche «Stampa sera», poi chiusa nel 1992).