Scheda: Soggetto - Tipo: Persona

Gian Maria Volonté (Milano, 1933 - Florina, Grecia, 1994)

Attore teatrale e cinematografico. Ha lavorato con molti dei più grandi registi italiani degli anni Sessanta e Settanta, spesso con ruoli fortemente connotati dal punto di vista sociale


Nascita: 09 Aprile 1933

Morte: 06 Dicembre 1994

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Categorie

  • attore

1. Cenni biografici

Gian Maria Volonté nasce a Milano il 9 aprile 1933 ma trascorre l'infanzia e l'adolescenza a Torino. Dopo un anno in Francia nel 1951, torna in Italia e si unisce a una compagnia di teatro itinerante iniziando di fatto la sua carriera di attore. Nel 1957 si diploma all'Accademia d'Arte Drammatica di Roma e, tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta, inizia a lavorare anche in film e sceneggiati per la televisione.

Il suo debutto al cinema avviene nel 1960 nel film Sotto dieci bandiere di Duilio Coletti, mentre il primo ruolo da protagonista gli viene offerto due anni più tardi per il film di Paolo e Vittorio Taviani Un uomo da bruciare. Con Sergio Leone (Per un pugno di dollari e Per qualche dollaro in più) arriva la notorietà e i successivi western terzomondisti di Damiano Damiani (Quien sabe? 1966) e di Sergio Sollima (Faccia a faccia 1967) sono un chiaro segno di una svolta politica della sua carriera. Da questo momento in poi infatti, dal 1966 al 1973, Volonté gira 24 film, la maggior parte nel ruolo di protagonista, sceglie con coerenza i progetti e collabora assiduamente con registi come Elio Petri (1929-1982) e Francesco Rosi (1922-2015), recitando in titoli politicamente impegnati, taluni scomodi e coraggiosi, considerato il contesto sociale di quegli anni. Indagine su di un cittadino al di sopra di ogni sospetto, La classe operaia va in Paradiso, Uomini contro, Il caso Mattei, sono alcune delle pellicole che lo consacrano al successo nazionale e internazionale. Acquisisce via via fama di attore ribelle, inquieto, anticonformista e pronto a schierarsi dalla parte dei più deboli. In virtù dei ruoli sostenuti diviene il simbolo del cinema italiano di inchiesta e di denuncia. Nel corso della sua lunga attività riceve numerosissimi premi e riconoscimenti per le sue interpretazioni (Globo d'Oro, Nastro d'Argento, David di Donatello, eccetera) fino al Leone d'oro alla carriera conferitogli al Festival del Cinema di Venezia nel 1991. Nel 1994 muore in Grecia durante le riprese de Lo sguardo di Ulisse di Theo Angelopoulos (1935-2012), film che sarà dedicato alla sua memoria.

2. “Sotto il segno di Volonté”

Negli spazi espositivi della Bibliomediateca Mario Gromo nel 2017 è stato allestito un omaggio dedicato all’attore: “Sotto il segno di Volonté” (1), nasce dal desiderio di celebrare uno degli interpreti più importanti del cinema italiano di tutti i tempi attraverso i materiali che sua figlia, Giovanna Gravina (1961), ha recentemente donato al Museo Nazionale del Cinema. L’esposizione presenta documenti che testimoniano in particolare gli ultimi decenni della lunga carriera di Volonté e sono arricchiti dai materiali provenienti dalle collezioni dell’Archivio storico, della Bibliomediateca Mario Gromo e da alcuni scatti fotografici particolarmente significativi della Fototeca del Museo Nazionale del Cinema. La figura di Gian Maria Volonté, sia per i ruoli che ha interpretato nel corso della sua carriera, sia per la coerenza che ha sempre perseguito nelle scelte di vita, appartiene alla categoria degli artisti più liberi e, al tempo stesso, più schierati: ha preso parte a pellicole controverse, scomode e censurate, raccontando, in anticipo sui tempi, verità non ancora note, esponendosi in prima persona a critiche e ritorsioni.

Note

(1) http://www.museocinema.it/it/news/5876 ; http://www.museocinema.it/news.php?id=2427

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Ente Responsabile

  • Bibliomediateca Mario Gromo, Museo Nazionale del Cinema