Scheda: Soggetto - Tipo: Società

Società anonima cooperativa torinese per le case degli impiegati

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Nata nell’ambito delle iniziative promosse verso la fine del primo decennio del Novecento in favore delle abitazioni per i gruppi sociali maggiormente insidiati dal rincaro delle pigioni, l’istituzione realizza nel 1910 quello che rimarrà il suo unico stabile.


Fondazione: 1909

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Costituita con atto il 23 luglio 1909, la società nasce sotto l’egida dell’Associazione degli impiegati civili, fra gli organismi di categoria che avevano aderito alla mobilitazione per le abitazioni coordinata in quegli anni dalla Camera del lavoro. Il rincaro delle pigioni fomentato dalla carenza di alloggi era infatti divenuto ancor più insostenibile nell’ambito del generale aumento del costo della vita innescato dalla crisi industriale del 1907, tanto che il disagio iniziava ormai a dilagare oltre i confini della classe operaia, coinvolgendo i gradi inferiori degli strati borghesi. Vero promotore dell’iniziativa è il medico socialista Giulio Casalini (1876-1956), consigliere comunale dalla fine dell’Ottocento eletto in quel periodo in Parlamento, da tempo impegnato in una battaglia per l’igiene sociale di cui una componente preponderante era costituita dalla questione della casa per i meno abbienti. Grazie alle agevolazioni concesse dal Comune e dalla Cassa di Risparmio, nel 1910 viene avviata la costruzione dello stabile fra corso Regina Margherita e via Rossini, l’unico compiuto dalla società, sopraelevato nel primo dopoguerra al fine di soddisfare le richieste dei soci. Sebbene il mancato proseguo dell’attività edilizia fosse da imputare a carenze di ordine finanziario, l’istituzione fu comunque in grado di produrre esiti rilevanti, in quanto non solo si trattava della prima cooperativa di costruzione a base professionale sorta a Torino giunta a concretizzare i propri propositi, ma era destinata a risultare una delle poche ancora oggi esistenti fra i numerosi sodalizi fondati in Italia nel primo decennio del Novecento.