Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Predieri, abbigliamento, ex gioielleria Capello

In via Accademia delle Scienze, nei pressi di piazza Castello, ha chiuso nel 2017 la storica gioielleria della famiglia di orafi Capello che da cinque generazioni ha fornito con le proprie creazioni l'aristocrazia e la borghesia industriale torinese.


VIA ACCADEMIA DELLE SCIENZE 3/B

Notizie dal: 1822

Realizzazione: 1882

Ampliamento: 1920

Rifacimento: 1970
rifacimento arredi sala vendita

Dismissione: 2017
dell'attività

Variazione: 2017

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  • negozio | bottega

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  • locali storici

1. Cenni storici

L'attività dell'oreficeria Capello risale ai primi anni  dell'Ottocento, come testimoniano due fatture datate al 1822 e al 1824 conservate dagli eredi. Diverse furono le sedi dell'attività dei fratelli Capello: piazza Vittorio Veneto (cfr. Guida commerciale Marzorati, 1836), poi due botteghe rispettivamente in via San Francesco da Paola, angolo Portici di Po, e in via Doragrossa (oggi via Garibaldi; ibidem, 1854) fino al 1875 quando, in società con l'orefice Lupo, aprirono bottega in via delle Finanze (l'attuale via Cesare Battisti). Dal 1882 l'attività venne trasferita in via Accademia delle Scienze, casa Veil-Veiss, dove resterà, a partire dal 1902, il solo Vincenzo Capello.

Insignita di numerosi premi e riconoscimenti alle esposizioni italiane e  internazionali, la ditta è stata fornitrice della Real Casa dal 1867; con il passaggio della capitale da Torino a Firenze inaugura una filiale sulle rive dell'Arno rimasta aperta fino agli anni '70 dell'Ottocento. Nel 1918, in virtù delle dei successi conseguiti dall'impresa, ultimo dei quali all'esposizione di Torino del 1911, Guglielmo Capello venne insignito del titolo di “Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia”.

Nel 1981 allo storico negozio viene affiancato un nuovo spazio, Il Due di Capello, rivolto alla clientela più giovane e, tra il 1985 e il 1997, un negozio nella famosa località ligure di Portofino.

Nel 2017, chiusa l'attività della storica gioielleria, il negozio ospita una rivendita di abbigliamento.

 

2. Arredi esterni

La devanture è a monoblocco in legno di noce verniciato a stoppino. Fu realizzata in due tempi, la parte di sinistra che incornicia la vetrina e la porta fu eseguita dagli ebanisti Richermo nel 1882, data del progetto della vetrina conservato presso l'Archivio Storico di Torino; un secondo disegno del 1920 riguarda l'ampliamento della devanture sulla parte destra cui corrisponde l'annessione di nuovi locali. La devanture presenta un disegno lineare; montanti e traverse definiscono i portali con cornici alternate a pannellature verticali in marmo verde della Valle Roja. Lo zoccolo è in bardiglio grigio.  Tutti i serramenti sono stati sostituiti.

Con il cambio di attività nel 2017 l'insegna su pannello di vetro con scritte in lamine d'oro è stata sostituita con un laminato verniciato, con il nome della nuova attività a caratteri simili all'originale

3. Arredi interni

Il negozio si articola in un primo vano di vendita, cui si accede varcando l'ingresso, che prosegue in un piccolo retro con porta di comunicazione sul cortile interno. Sulla destra della prima stanza, un serramento interno in legno e vetro immette in un secondo locale di vendita. Attiguo a questo, un terzo vano adibito a piccolo ufficio. Il locale di ingresso risale al 1882 ma arredi ottocenteschi sono stati rimossi e sostituiti negli anni '70, mentre la seconda sala è arredata in stile Luigi XVI.

Il cambio di attività nel 2017 ha comportato il parziale smantellamento dell'arredo.

Fonti Archivistiche

  • Legge Regionale 4 marzo 1995/n. 34 “Tutela e valorizzazione dei locali storici” catalogo Guarini Piemonte, presso CSI Piemonte, Costanzo P., Delpiano P., 1998, scheda n. R0081900 e allegati

Fototeca

Ente Responsabile

  • MuseoTorino, 2017