Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Area archeologica di Palazzo Siccardi

Le strutture residenziali di età romana venute alla luce durante i lavori di ristrutturazione di Palazzo Siccardi sono oggi visibili all’interno dello spazio comune della sala di lettura.


Costruzione: I Sec. (0-99)

Abbandono: VI Sec. (500-599)

Rifacimento: III Sec. (200-299) - IV Sec. (300-399)

Ritrovamento: 2009

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  • carta archeologica

L’indagine archeologica

Molto labili sono le tracce delle costruzioni della fase più antica, tutte pesantemente intaccate dalle strutture posteriori. Meglio conservate invece sono apparsi due ambienti di epoca successiva riscaldati a pavimento con un sistema che era molto usato nelle dimore di un certo pregio ad Augusta Taurinorum.

La caratteristica tecnica muraria con stilature a vista e l’analisi delle sequenze stratigrafiche suggeriscono per questi vani una datazione più tarda rispetto a quella di ambienti riscaldati messi in luce in altri cantieri torinesi. La dimora di Palazzo Siccardi, infatti, in parziale controtendenza con il diffuso sentore di crisi e contrazione della città tra III e IV secolo, sembra aver avuto proprio in questo periodo un momento di ristrutturazione e ampliamento. Ancora per il secolo seguente si riconoscono attività di risistemazione e aumento dei volumi. In questo periodo, all’esterno, viene anche scavata una fossa per rifiuti in cui sono stati trovati abbondanti vasi in ceramica e pietra ollare databili al V secolo.

Nel corso del VI secolo l’intera area viene abbandonata e si degrada.

Poche sono le testimonianze di vita per il periodo medievale. Solo nel bassomedioevo nell’area vengono eretti edifici che saranno demoliti in età moderna per far posto all’attuale Palazzo Siccardi.

 

Le abitazioni tardomedievali

Il restauro dell’intero complesso ha permesso di avviare uno studio storico stratigrafico degli elevati delle tre facciate su strada. Sono state così individuate almeno due abitazioni tardomedievali inglobate nel palazzo moderno, una su via Barbaroux e una su vicolo Santa Maria/piazzetta Viglongo. Le murature medievali conservano anche alcune aperture con cornici in cotto decorato.

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Ente Responsabile

  • MuseoTorino
  • Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie