L'isolato compreso fra le vie Giovanni Cavalli, giacinto Collegno, Avigliana e Goffredo Casalis, negli anni Quaranta del Novecento era occupato da vari edifici costruiti tra fine Ottocento e gli anni Trenta del Novecento, adibiti a civile abitazione, l'industria "Società torinese Ossigeno" (via Avigliana 33 e via Collegno 50A), un'officina meccanica (via Avigliana 35), una falegnameria e un deposito di legname da lavoro (via Avigliana 39AB), un magazzino, una distilleria di grappa (via Casalis 75 e via Cavalli 36A), un calderaio (via Cavalli 34BA), il laboratorio di un decoratore (via Cavalli 32), l'industria lavorazione cementi ILCAR e un deposito e spaccio di legna (via Cavalli 30 e via Collegno 52A). Le incursioni aeree del novembre/dicembre 1942 e del luglio 1943 danneggiarono gravemente l'isolato. In particolare, i danni più consistenti si registrarono sul lato di via Avigliana, con diversi piani distrutti da bombe dirompenti e incendiarie e all'angolo tra via Cavalli e via Casalis. L'edificio con appartamenti e officina meccanica in via Avigliana 35 fu completamente distrutto, così come la distilleria in via Casalis angolo via Cavalli (per quest'ultimo fabbricato in muratura, di un piano fuori terra, il rilevamento del giugno 1945 registra un parziale ripristino).